Il premier Antonio Conte è intervenuto alla presentazione di Cybercity Chronicles, videogame per i più giovani che educa alla sicurezza in rete.

Il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il MIUR e AESVI hanno unito le forze e hanno sviluppato un videogioco sulla cybersecurity. Il videogame in questione si chiama Cybercity Chronicles e nasce con funzione educativa nei confronti dei più giovani, con destinatari privilegiati gli studenti delle scuole primarie e secondarie.

A presentare il gioco, in occasione del suo lancio ufficiale a Roma, è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte che si è dimostrato attento alle tematiche del web e della sicurezza in rete. Cybercity Chronicles è il primo videogame di questo genere che vede coinvolte tante e tali istituzioni ed è stato realizzato da un team tutto italiano, quello di Digital Tales.

Il diritto di accesso a internet deve essere per tutti – ha dichiarato il Primo Ministro – ma bisogna tenere in considerazione il rispetto della persona.

Ideato nell’ambito della campagna Be Aware Be Digital, la nuova app gratuita per iOS e Android vuole sensibilizzare le nuove generazioni di fronte ai pericoli spesso nascosti del digitale. Ma anche le famiglie, gli insegnanti e gli educatori possono servirsi di Cybercity Chronicles come divertente strumento che apre una finestra su un mondo che sa essere anche molto insidioso.

La trama si ispira al mito di Teseo e Arianna – ribattezzati Tes e Diana – e ha un’ambientazione cyberpunk in un futuro da action adventure. Cybercity è la città immaginaria dove, nel 2088, prendono forma nuove abitudini di vita sociale. E non manca ovviamente il cattivo di turno: Asterio Taur è il governatore che usa la rete con scopi criminali. La messa in sicurezza della città e la libertà digitale della cittadinanza sono l’obiettivo finale da raggiungere.

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Il game comprende una serie di mini-giochi ed enigmi da risolvere improntati allo sviluppo delle competenze e della consapevolezza digitale in materia di cybersecurity. L’iniziativa è sicuramente un modo inedito e piacevole per educare senza annoiare.

E alla luce del recente intervento sulla stampa americana da parte di Mark Zuckerberg, anche una prova di come le istituzioni possano e debbano collaborare per aumentare la sicurezza dei naviganti del web.