Restaurata la ‘Tebaide’ di Lippo Vanni al Santa Maria della Scala di Siena: il capolavoro trecentesco torna visibile dopo oltre vent’anni.
A Siena torna a risplendere un capolavoro della pittura trecentesca. Nel Complesso Museale Santa Maria della Scala è di nuovo visibile la Tebaide, il ciclo di affreschi risalente ai primi anni Quaranta del Trecento, attribuito a Lippo Vanni. L’opera decora l’antico locale d’accesso della Compagnia dei Disciplinati, oggi sede storica della Società di Esecutori di Pie Disposizioni, che ne ha promosso e realizzato il restauro.
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La scoperta del ciclo pittorico risale al 1999, durante i lavori di recupero dell’ex ospedale diretti dall’architetto Guido Canali. In quell’occasione emersero le prime tracce di un raffinato apparato decorativo murale, eseguito prevalentemente a monocromo in ocra rossa e raffigurante storie di monaci ed eremiti. Pochi anni più tardi, grazie alla rimozione di un controsoffitto, venne riportata alla luce una porzione più ampia degli affreschi, ancora celata da strati di imbiancature a calce.
Dal ritrovamento al restauro completo
Il ritrovamento fu documentato per la prima volta nel 2001 da Alessandro Bagnoli, che seguì le prime fasi della scopertura. È stato tuttavia solo nel 2021, grazie al sostegno della Fondazione Vaseppi e del suo presidente Robert Cope, che si è potuto avviare un intervento di restauro completo, oggi finalmente concluso e restituito alla collettività.

Il ciclo, ambientato nel deserto di Tebe d’Egitto, narra episodi della vita quotidiana degli eremiti e le storie dei primi Santi Padri – tra cui Paolo Eremita, Antonio Abate e Girolamo – ispirandosi alle Vite dei Santi Padri tradotte in volgare dal pisano fra’ Domenico Cavalca intorno al 1330. Le scene, prive di una sequenza narrativa lineare, si offrono come exempla virtutis. Vale a dire che sono simboli della vittoria della virtù sul vizio e della tensione verso la salvezza spirituale. L’impianto iconografico, raffinato e coerente con la destinazione dell’ambiente, trova un senso profondo nel luogo che lo accoglie. La sala in cui i confratelli della Compagnia si preparavano ai riti penitenziali dell’oratorio attiguo.
La presentazione al Santa Maria della Scala
Per la rarità del soggetto e la qualità pittorica delle scene, la Tebaide di Lippo Vanni rappresenta oggi un capolavoro assoluto del Trecento senese e una delle scoperte più significative degli ultimi decenni. La presentazione ufficiale della Tebaide ritrovata si terrà giovedì 6 novembre alle ore 16.00, nella Sala Sant’Ansano del Complesso Museale Santa Maria della Scala. Seguiranno visite guidate su prenotazione.

A partire dal 7 novembre, il ciclo di affreschi entrerà a far parte del percorso permanente del museo, offrendo ai visitatori l’occasione di ammirare uno dei tesori più preziosi della Siena medievale.
Foto di Bruno Buchi