Torino si prepara per l’edizione 2025 di Artissima, con nuove partecipazioni e 176 gallerie di arte contemporanea dai cinque continenti.

Dal 31 ottobre al 2 novembre 2025, l’Oval di Torino tornerà a trasformarsi nel cuore pulsante dell’arte contemporanea internazionale con la 32ª edizione di Artissima, unica fiera italiana interamente dedicata al contemporaneo. Diretta per il quarto anno da Luigi Fassi e sostenuta dal Main Partner Intesa Sanpaolo, Artissima intende confermarsi come laboratorio di ricerca e sperimentazione, capace di attrarre gallerie, artisti, collezionisti e curatori da tutto il mondo.

Il filo conduttore di questa edizione trae ispirazione da Richard Buckminster Fuller e dalla sua celebre metafora del pianeta come “nave spaziale”. Il titolo scelto – Manuale operativo per Nave Spaziale Terra – invita proprio a riflettere sul futuro collettivo. Così come sulla responsabilità condivisa e sul ruolo dell’arte come bussola critica e immaginifica.

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«Il concetto di Manuale operativo invita a riflettere sulla nostra presenza sul pianeta Terra. Una “nave spaziale” affidata alla responsabilità collettiva di chi la abita e che ci rende tutti suoi piloti» sottolinea Fassi. «Sono i grandi visionari come gli artisti a tracciare nuove rotte per comprendere il nostro ruolo di timonieri della nave spaziale Terra».

Artissima 2025
Logo da Ufficio Stampa

Le sezioni della fiera

Anche quest’anno Artissima propone un’architettura articolata in sette sezioni:

  • Main Section con 103 gallerie di primo piano nel panorama mondiale
  • w Entries, 12 gallerie emergenti alla loro prima presenza
  • Monologue/Dialogue, 34 gallerie che sperimentano tra progetti monografici e dialoghi a due voci
  • Art Spaces & Editions, dedicata a edizioni, multipli, librerie e spazi indipendenti
  • tre sezioni curate – Present Future, Back to the Future e Disegni – che confermano l’anima di ricerca della fiera.

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Complessivamente saranno presenti 176 gallerie provenienti da 36 Paesi e cinque continenti, con un’attenzione particolare all’Est Europa e all’America Latina, aree in forte crescita nel panorama contemporaneo.

Una fiera che fa sistema

Il valore di Artissima non risiede soltanto nello scambio di opere. Come ricorda Massimo Broccio, Presidente della Fondazione Torino Musei, «Artissima 2025 si conferma settimana di incontro strategico tra la scena artistica italiana e il panorama internazionale del collezionismo e delle gallerie d’arte contemporanea. Provenienti da cinque continenti, le gallerie in Fiera testimoniano quest’anno l’intensità dello scouting operato e la capacità di Artissima di attrarre un mercato di ricerca sofisticato».

Tra le novità spicca IDENTITY 2025. Mondi possibili. Dialoghi tra arte e letteratura promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con tre incontri curati insieme al Circolo dei lettori. «Gli appuntamenti sono pensati per favorire la conoscenza e la comprensione dell’arte contemporanea tra un pubblico ampio» sottolinea Elena Franco del Consiglio Generale della Fondazione.

Artissima
Foto da Ufficio Stampa

Non mancano, poi, nuove alleanze tra arte e impresa, come MADE IN, residenze per giovani artisti nelle aziende sostenute dalla Camera di Commercio di Torino. «Questo scambio reciproco testimonia come l’arte possa essere volano di sviluppo e innovazione» aggiunge il presidente Massimiliano Cipolletta.

Inoltre, la Fondazione Arte CRT conferma il suo ruolo centrale con un budget record di 300.000 euro per acquisizioni destinate a GAM e Castello di Rivoli. «Un chiaro segnale di supporto alle gallerie e agli artisti» commenta la presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

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Durante Artissima, Torino diventa un vero hub culturale, con ricadute economiche e sociali che vanno oltre i giorni della fiera. «Artissima è il metronomo della più forte emozione autunnale della città» afferma Fassi. Mentre Michele Coppola di Intesa Sanpaolo annuncia un nuovo progetto fotografico delle Gallerie d’Italia dedicato alle forme visive contemporanee.

Infine, anche il linguaggio grafico evolve: lo studio torinese FIONDA firma per l’ottavo anno l’identità visiva, caratterizzata da loghi capovolti e un rosa acceso che enfatizza lo spirito sperimentale della fiera.

Immagini da Ufficio Stampa

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