Un’opera collettiva ricorda il piccolo profugo, simbolo delle migrazioni, in un progetto che unisce comunità e accoglienza.

È stato inaugurato al Parco del Giambellino a Milano un nuovo murale. L’opera collettiva è dedicata ad Alan Kurdi, il bambino siriano di tre anni divenuto simbolo del dramma delle migrazioni dopo la sua tragica morte nel 2015 su una spiaggia di Bodrum. Promosso dal Municipio 6 e realizzato dalla Cooperativa Farsi Prossimo Onlus, il murale occupa 130 metri quadri su un muro perimetrale del parco, trasformando un’ex area industriale in un luogo di riflessione e speranza.

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L’arte pubblica è uno strumento potentissimo di narrazione collettiva e di impegno civile”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. Coinvolgendo minori stranieri non accompagnati e la comunità locale, il murale celebra il diritto a un futuro migliore, incarnando la tradizione di accoglienza milanese.

Murale Alan Kurdi

Significativo che alla realizzazione del progetto abbiano contribuito alcuni minori stranieri non accompagnati che, come Alan, avevano tentato la traversata del mare in cerca di un futuro migliore”, ha sottolineato l’assessore al Welfare Lamberto Bertolé. Un laboratorio artistico aperto ai residenti ha trasformato la creazione in un atto collettivo, rendendo il murale un simbolo di comunità e integrazione.

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Arte pubblica per la memoria e la speranza 

Il Parco del Giambellino, un’area verde di 27.000 metri quadri rigenerata da uno spazio industriale abbandonato, è il contesto ideale per un’opera che parla di rinascita. Con aree gioco, percorsi fitness e orti urbani, il parco è uno spazio di aggregazione che accoglie il murale come un monito e un messaggio di speranza. “Un’opera non solo commemorativa, ma un messaggio di speranza, una riflessione sui temi delle migrazioni, del diritto a una vita migliore e delle seconde possibilità”, ha spiegato il presidente del Municipio 6 Santo Minniti.

Posizionato vicino all’area giochi per bambini, il murale invita a ricordare Alan non come vittima, ma come simbolo di un sogno di dignità e giustizia. Proprio la partecipazione di minori stranieri non accompagnati sottolinea il valore dell’inclusione, offrendo loro un’occasione di espressione creativa e riscatto. L’inaugurazione, alla presenza degli assessori Sacchi e Bertolé, del presidente Minniti e dei ragazzi del quartiere, ha trasformato il Parco del Giambellino in un luogo di memoria viva e dialogo.

Immagini da Ufficio Stampa

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