L’Expo di Osaka ospita un convegno internazionale in tema di diagnostica, IA e modellazione 3D per preservare il patrimonio artistico.
In un’epoca in cui il patrimonio culturale affronta minacce globali, l’innovazione diventa alleata essenziale. Al Padiglione Italia di Expo Osaka 2025, il 9 ottobre 2025 si terrà Arte e tecnologia: una sfida aperta, convegno internazionale che esplora come diagnostica per immagini, intelligenza artificiale e modellazione 3D stiano rivoluzionando il restauro.
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Promosso da Valore Italia, IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio del Gruppo San Donato e Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Regione Lombardia, l’evento si inserisce nella settimana dedicata alla Lombardia (5-13 ottobre). Il progetto è nato nel contesto di MIND – Milano Innovation District, eredità di Expo 2015, e presenta best practices che integrano saperi medici e artistici per analizzare opere senza danni, rivelando dettagli invisibili e supportando decisioni consapevoli.

«Il Padiglione Italia è un presidio avanzato della nostra diplomazia culturale ed economica. Un luogo dove mostriamo concretamente il contributo dell’Italia allo sviluppo globale», ha dichiarato il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka Mario Vattani. «In questo contesto, ospitare seminari dall’alto valore scientifico […] conferma come l’Italia sia un Paese all’avanguardia, capace di coniugare arte e scienza, tecnologia e cultura, creatività e innovazione».
La diagnostica al servizio del restauro
Il convegno, parte dell’iniziativa La Cultura del Restauro avviata tre anni fa da Valore Italia con il MAECI, evidenzia come tecnologie avanzate – TAC, radiografie, IA e 3D – stiano salvando capolavori fragili. «Siamo orgogliosi di fare parte di questa iniziativa e riteniamo strategica la collaborazione con Valore Italia. È la dimostrazione di come realtà di eccellenza, pur operando in ambiti differenti, possano cooperare con successo: un principio che rappresenta uno dei cardini del progetto MIND».
Da qui la collaborazione tra ambiti diversi «che amplia gli orizzonti oltre la medicina tradizionale, creando terreno fertile per l’innovazione e per il dialogo interdisciplinare». Così Roberto Crugnola, Amministratore Unico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio.
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Con il sostegno della Scuola di Restauro di Botticino, il team guidato dal Direttore Scientifico Giuseppe Banfi e dal Responsabile Unità Operativa di Radiologia Luca Maria Sconfienza presenta case history che fondono diagnostica medica e artistica, come l’analisi non invasiva di opere rinascimentali.
«Se pensiamo all’importanza e alla grandezza del patrimonio artistico dell’Italia, un patrimonio tanto prezioso quanto fragile, ci rendiamo conto di quanto la capacità di mettere in sinergia saperi diversi e di sviluppare nuove tecnologie anche in questo campo sia di importanza fondamentale per il nostro Paese», ha dichiarato Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano.
«Expo 2025 rappresenta un’occasione per dimostrare come il dialogo tra arte, scienza e tecnologia possa aprire nuove prospettive nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale», aggiunge Giuseppe Venier, Consigliere Delegato di Valore Italia e Amministratore Delegato di Umana.
Immagini da Ufficio Stampa