La nostra intervista a Yuman, che ci racconta il nuovo singolo ‘I Am’ e le nuove consapevolezze da cui è scaturito.

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Dopo il primo album Naked Thoughts, Yuman torna con un nuovo singolo, I Am, dal 14 maggio su tutte le piattaforme digitali, su etichetta Leave/Polydor/Universal Music.

Prodotto da Francesco Cataldo, I Am è un brano figlio del periodo che stiamo vivendo e – in un certo senso – anche di un pizzico di sperimentazione.

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«Quest’anno passato chiuso in casa mi è servito per ascoltare molta musica e non essere un outsider. – ci dice Yuman – Abbiamo riflettuto sul nuovo sound. Volevamo fosse un po’ più elettronico, ma sempre mantenendo la matrice soul. A livello testuale, penso che siamo arrivati a un punto in cui non servano testi mallopponi. Bisogna essere un po’ più leggeri».

I Am di fatto parla di consapevolezza, innocenza e necessità. E della necessità, comune a tutti, di ristabilire un ordine nella propria testa e nel proprio cuore.

Il video, diretto da Annapaola Martin, è un viaggio interiore, intimo. Come in un sogno, affiorano immagini che evocano il precario equilibrio delle relazioni dipendenti, il dilemma tra la necessità di fuggire e il bisogno di restare. Attraverso i loro corpi gli straordinari coreografi e danzatori Eleonora Di Vita e Francesco Mariottini raccontano con maestria ed eleganza l’intensità di una relazione in bilico tra sofferenza e apparente sollievo

«I Am il testo è il risultato di un percorso personale. A un certo punto sei consapevole di ciò che ti sta accadendo, è il primo passo».

E sull’inglese, Yuman conclude: «Se ci pensi Madame e tha supreme hanno modificato la fonetica italiana, rendendo accettabile il cambiamento. Io continuo in inglese perché vorrei parlare non solo all’Italia».