Si intitola ‘Pusher Love’ il primo singolo ufficiale con cui Livio Cori introduce il nuovo album ‘Femmena’, di cui iniziamo a scoprire ispirazioni e influenze. La nostra intervista.

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Con Pusher Love l’artista partenopeo Livio Cori è tornato a farsi ascoltare dopo il fortunato album “Montecalvario”, anticipando così il nuovo progetto “Femmena” co-prodotto con Eitaway. “Pusher Love nasce insieme a Enzo Dong – inizia a raccontarci il rapper – Abbiamo deciso di costruire tutto insieme dall’inizio, fondendo il suo mondo un po’ più street con il mio un po’ più sentimentale.

E abbiamo creato questa situazione sentimentale di strada, con la figura di una ragazza molto gelosa che continua a controllare il telefono del partner. Il pusher diventa uno spacciatore d’amore, in maniera anche ironica per smontarne la figura troppo gangster. Enzo è entrato alla grande nel pezzo con la sua strofa: è stata una traccia abbastanza divertente da fare anche nella tematica. Non ha pretese di mandare chissà quale messaggio, ogni tanto mi prendo anche un po’ con leggerezza.”

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Livio Cori e Dong hanno in comune ben più che l’esperienza nella serie “Gomorra” (in cui compaiono anche alcune loro tracce) o la sola musica. “L’amicizia tra me e Enzo è cominciata quasi dieci anni fa, ci conosciamo da una vita e abbiamo frequentato a Napoli gli stessi ambienti. – spiega l’artista – Per quanto riguarda la nostra collaborazione artistica è una cosa che volevamo fare già da tanto ma serviva il prezzo giusto: ci siamo trovati in questo momento storico a costruire insieme un brano giusto per entrambi.”

Atmosfere r’n’b, urban, afro, soul e caraibiche promettono di fare da trama sonora a un disco che mette al centro la donna, o meglio le donne. Che sono, come dice l’artista, “croce e delizia”, sensualità e sofferenza, passionalità e dolore.

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Il nuovo album è ‘Femmena’

Tema principale di “Femmena” è la donna, “nel senso delle figure femminili della mia vita sentimentale, in particolare le storie dell’ultimo periodo. – continua Livio Cori – È la mia vita da ‘Montecalvario’ in poi di cui ho cercato di raggruppare le varie situazioni che ho vissuto di più in un solo progetto.

Non sono schematico nella scrittura, scrivo di getto quello che sento in quel momento e le donne sono state una parte fondamentale dei miei ultimi anni. Sono state delle muse per concepire un album intero.”

Nell’album ci saranno diversi artisti campani, Enzo Dong non è l’unico; ci sarà anche un artista di Secondigliano, un altro ospite mio grande amico di Milano… E nella seconda parte aspettatevi anche qualcosa di internazionale: sentirete altre lingue oltre a napoletano e italiano.

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L’album “Femmena” è atteso nel corso dell’autunno 2020, preceduto dalle singole tracce secondo una decisione ben precisa. “La scelta di pubblicare un album in questo modo, cioè di dividerlo in uscite che sono programmate ogni due settimane, è per riuscire a dare lo spazio giusto a ogni brano.

Per come va adesso il mercato musicale, i progetti sono difficili da apprezzare con tranquillità perché non c’è il tempo per dare la giusta attenzione ai singoli brani. Spesso vengono spinti i singoli e molti brani passano in secondo piano. Il mio è un modo per dare il peso giusto a ognuno, per non bruciare tutto in poco tempo.”

Un artista lavora a un disco un anno e poi vede il suo album durare un mese. Così me la godo di più io ed era doveroso e rispettoso anche verso chi ha lavorato con me.

“L’augurio che mi faccio ora? Voglio continuare a divertirmi nel fare quello che faccio. Spesso, questo mondo ti porta in un mercato in cui contano numeri e obiettivi che distraggono da quello che è il fare musica originario. Così si perde un po’ la magia che c’è all’inizio quando si è entusiasti di fare musica, non di dover arrivare. Mi sento fortunato nel fare quello che faccio e voglio concentrarmi nel vivere appieno tutte le emozioni di questo percorso.”

Foto di Cosimo Maynard da Ufficio Stampa Bla Bla Press