Il programma della Sinistra, in vista delle europee, tocca numerosi punti. Dal rifiuto dell’austerity alle politiche di pace, le proposte della Sinistra.

Alle elezioni europee si presenta “La Sinistra”, lista in cui convergono diverse realtà politiche della sinistra italiana I temi toccati dai partiti interni alla lista sono vari e disparati. L’idea di fondo è quella di dare spazio a tutte le soggettività, politiche, culturali, sociali e civiche, restando fedele agli ideali della vecchia sinistra italiana.

La rifondazione democratica dell’Unione Europea

Al pari di altri partiti politici, La Sinistra ritiene che i poteri del Parlamento Europeo vadano ampliati. Con il maggior potere decisionale affidato a Commissione e Consiglio, l’Unione Europea è sinonimo di tecnocrazia ed élites. Per far fronte a questo è necessaria una radicale rifondazione democratica dell’unione, a partire dall’ampliamento dei poteri al Parlamento Europeo.
Questo permetterebbe una maggiore politicizzazione dell’Unione Europea, con una maggiore e diretta partecipazione dei cittadini.

La rifondazione democratica è, però, a quanto si legge dal programma, il primo passo di un percorso che deve terminare con la costituzione di una nuova Europa federale.

“No austerity”, La Sinistra disobbedisce

L’attacco alle politiche di austerità portate avanti dall’unione negli ultimi anni è, senza dubbio, un attacco condiviso da molti.

La Sinistra, però, ha un’idea diversa sul modo di affrontare la questione. La risposta alle politiche di austerità deve tradursi in disobbedienza ai trattati, vista come unica via per evitare la recessione e difendere i diritti di tutti.

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In merito a questo tema, il programma dedica particolare attenzione al Fiscal Compact. Il messaggio è chiaro: La Sinistra vuole cancellarlo e attacca soprattutto i parametri, definiti folli, a cui il Fiscal Compact si attiene.

L’impegno ambientale

Anche La Sinistra non si tira indietro davanti alla sfida dell’ambiente. Così come Europa Verde, La Sinistra parla di “New Green Deal”, una politica economica con alla base l’ambiente.
Il loro obiettivo è che L’Europa, entro il 2030, riduca le emissioni di gas serra del 65%, il consumo di energia del 40%, e perché il 45% dell’energia venga da fonti rinnovabili.

Vedi anche: Europa e Ambiente, il futuro è ora

Il programma prevede, quindi, la riconversione ecologica con investimenti nelle filiere industriali, dei trasporti, dell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili, pari ad almeno il 3% del Pil europeo.
Restando sul piano ambientale, La Sinistra si schiera nella campagna dei “No Tav”, esprimendo la preoccupazione per la costruzione delle grandi opere pubbliche e dannose.

Il salario minimo europeo, La Sinistra come Pd e M5S

E’ in corso un salto tecnologico.
La Sinistra ritiene che questo continuerà a sopprimere posti di lavoro e creare disoccupazione e sottoccupazione. Il sistema non è in grado di compensare e, per questo,
Per questo proponiamo la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali a parità di salario, modificando la direttiva europea sulle condizioni e gli orari di lavoro, che definisce gli standard minimi da rispettare per tutti gli stati membri.
Parallelamente alla riduzione dell’orario di lavoro, La Sinistra si avvicina alle proposte del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.
La proposta rispecchia il salario minimo universale proposto dalle due forze politiche, per contrastare la povertà e il dumping sociale.

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Le politiche migratorie e di integrazione

La Sinistra parla esplicitamente di diritto alle migrazioni. L’Europa deve essere sinonimo di accoglienza, inclusione ed antirazzismo e questo passa dalla gestione del fenomeno migratorio.
Sono necessarie, quindi, nuove garanzie. Prima di tutto la garanzia di ingresso in Europa, per cercare un’occupazione, che va di pari passo con la costruzione di canali sicuri d’accesso per i richiedenti asilo.
Di conseguenza, bisogna curare al meglio le politiche di integrazione ed inclusione, in modo tale da permettere al migrante la difesa dei propri diritti.

Un’Europa in pace e per la pace

La Sinistra si schiera apertamente contro la tendenza alla militarizzazione, contro l’ottica dell’Europa “fortezza”.
Coerentemente a questo si richiede il superamento della Nato, che appartiene, non con merito, ad un’altra epoca storica.
La Ue deve esigere il disarmo nucleare e limitare il commercio delle armi, ma, per raggiungere obiettivi di questa portata, è necessaria la cooperazione di tutti gli stati membri e non.