Tinder annuncia l’addio a Elo Score, il sistema che favoriva la selezione tra potenziali match, ma che ora definisce “datato”.

“Gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili” cantava Frankie Hi NRG in Quelli che ben pensano. Una frase iconica, che potrebbe ben riassumere l’Elo Score, il sistema finora usato da Tinder per combinare i match (ed eventuali incontri) tra tutti i suoi iscritti.

Sistema che, nelle ultime ore, è stato apertamente e dichiaratamente cestinato, perché a ben vedere favoriva incontri tra gli utenti più desiderati, lasciando in un angolino i più timidi o semplicemente i meno apprezzati.

Lo spiega la stessa app – powered by Match Point – in un lungo post, in cui la premessa dovuta è comunque quella di voler mantenere un certo riserbo su come funziona effettivamente il gioco delle parti.

“La nostra priorità va ai potenziali match tra utenti attivi, e attivi nello stesso momento. – si legge – Non vogliamo farvi perdere tempo mostrandovi profili di gente inattiva. Vogliamo che chattiate e che poi vi incontriate nella vita reale. E non c’è niente di meglio che matchare e iniziare subito una conversazione”.

Su questo non ci piove e, infatti, Tinder specifica che “questa è la parte più importante del nostro algoritmo ed è totalmente in nostro controllo. Per cui, quando usate l’app, vi aiuta a scegliere i migliori match per voi. Si chiama Algoritmo 101″.

LEGGI ANCHE: MySpace, addio a 12 anni di musica

L’altra premessa di Tinder è che un fattore fondamentale è la “prossimità” e che, a parte questa discriminante, non ci sono mai selezioni in base a fattori puramente estetici, come il colore della pelle o quello dei capelli.

Nel post, poi, finalmente viene chiarito che “Elo è vecchia storia di Tinder, perché è una misura datata e la nostra tecnologia non fa più affidamento su quell’algoritmo”.

Cosa cambia, però, all’atto pratico? Tinder, in breve, analizza il comportamento di ogni utente, valutando “ciò che vi piace o non vi piace, ma anche come si comportano i potenziali match“.

“Oggi non facciamo affidamento su Elo, anche se è ancora importante per noi considerare entrambe le parti in gioco. Il nostro sistema attuale aggiusta il sistema di potenziali matches che vedi ogni volta che il tuo profilo riceve un Like o un No e ogni cambiamento nell’ordine dei tuoi matches potenziali si riflette più o meno per 24 ore. Questo è“.

In breve, ora Tinder funziona in base “alla tua attività più recente, alle tue preferenze e alla tua location, disponibile in 190 paesi”. Tutto chiaro, no?