In occasione del Festival Garofano Rosso, sono esposti i lavori di Camilla Cattabriga incentrati sul tema della fragilità.

loading

Da lunedì 5 settembre la fotografa bolognese Camilla Cattabriga sarà esposta in occasione di Garofano Rosso Festival a Forme di Massa d’Albe. Una monografica che raccoglie tre progetti dell’autrice – Mourning, Nippleside e Notaboo – è esposta nel palazzo ottocentesco di Piazza Luigi Libertini presso Forme di Massa D’Albe (AQ).

Protagonista e fil rouge della mostra è il corpo. Il corpo è raccontato nella sua intimità e nella sua natura fragile e centro focale della ricerca estetica di Cattagriga. Corpo come espressione di sé, che diventa esso stesso arma politica per combattere gli stereotipi sulla disabilità, in Notaboo. Il delicato tema della sessualità e del desiderio nelle persone con disabilità irrompe nelle immagini di Cattabriga. Attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, Camilla restituisce una femminilità gioiosa e libera da pregiudizi.

Camilla Cattabriga

Camilla Cattabriga, Nippleside e Mourning

Provocatori invece sono i dettagli del corpo di Nippleside, con il quale la fotografa attacca l’ipocrisia delle piattaforme social. Le normative impediscono l’immagine della nudità anche quando questa non comporta nessuna significazione di tipo sessuale, tra cui Capezzoli femminili in vista, tranne che nel contesto di allattamento al seno, parto e momenti successivi al parto, situazioni correlate alla salute o atto di protesta. Cattabriga porta avanti allora un rovesciamento di prospettiva e rende protagonista questa parte del corpo femminile per rivendicare il ruolo della fotografia come arte.

In Mourning, non solo il corpo ma anche gli oggetti diventano metafora del lutto, quello della moglie di un anziano rimasto solo. Nel progetto, mani, oggetti e gesti quotidiani diventano quindi la manifestazione di un’assenza dove la scelta del bianco e nero sottolinea il distacco dal presente.

«Da fotografa penso sia importante trattare temi attraverso cui sensibilizzare gli osservatori, facendoli immergere in nuovi mondi e realtà, o semplicemente facendogli riscoprire ricordi ormai dimenticati. – afferma Camilla Cattabriga – Sono molto grata al direttore Paolo Santamaria per avermi dato la possibilità, ospitandomi al festival Garofano Rosso, di mostrare tre progetti a cui tengo molto volti a far immergere gli ospiti in tematiche a cui sono affezionata».

Dedicato ai temi dell’inclusione, il festival Garofano Rosso ha voluto i lavori della fotografa e direttrice della fotografia con l’intento di offrire un ulteriore punto di vista su tematiche quali la disabilità e la vecchiaia, a cui sono dedicate anche due sezioni di cortometraggi.

Per ulteriori informazioni consultare il sito https://garofanorosso.com/