Presentato a Milano il progetto ‘Conca De Amicis’ che rilancia uno dei luoghi più antichi della città con PAN, Italia Nostra e 5VIE per valorizzare archeologia, paesaggio e comunità.

È possibile integrare – e non solo far dialogare – arte e natura nel cuore di una città come Milano? Il progetto è in corso ma l’obiettivo è proprio questo, e i primi risultati dovrebbero essere svelati nel corso della primavera 2026. Alla spalle di via De Amicis, tra corso di Porta Genova, via Arena e viale D’Annunzio fervono i lavori nel cantiere per la riqualificazione di un’area per lungo tempo dimenticata.

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Parliamo della Conca di Viarenna che si pone ora al centro di una nuova visione urbana di Milano. L’Associazione NMG/5VIE, in collaborazione con Brand for the City, ha presentato infatti il progetto culturale e urbanistico per restituire vitalità allo snodo idraulico dei Navigli, porta d’accesso alla Milano medievale.

La rigenerazione parte da un terreno già fertile, dopo i percorsi avviati con il PAN – Parco Amphiteatrum Naturae e con il progetto di Italia Nostra Minore. Un Faro sul patrimonio culturale, in linea con la Convenzione Europea di Faro. La Conca di Viarenna era infatti già stata individuata da Italia Nostra come bene culturale da tutelare, per il suo valore storico, idraulico e strategico nella costruzione della Milano dei Navigli e del Duomo.

Progetto PAN Conca de Amicis
Progetto PAN Conca de Amicis / Immagine da Ufficio Stampa

Oggi 5VIE e Brand for the City raccolgono questa eredità ampliandone la visione. Accanto alla valorizzazione archeologica e paesaggistica, il progetto punta alla creazione di una comunità attiva, favorendo partecipazione, cura condivisa e rilancio delle attività locali.

Il PAN: archeologia viva e un nuovo corridoio culturale per Milano

Durante la conferenza stampa, l’architetto Attilio Stocchi, responsabile del progetto e della direzione lavori del PAN, ha ripercorso la genesi del lavoro. «Siamo in dirittura d’arrivo dopo un percorso complesso durato anni. Il progetto nasce da una mancanza: la distruzione dell’anfiteatro di Milano, raso al suolo dagli Ostrogoti. Per secoli è rimasto un mistero e fino agli anni Trenta non se ne conosceva l’esistenza: fu scoperto quasi per caso nel 1931, durante uno scavo fognario. Ricostruirlo sarebbe anacronistico, ma abbiamo lavorato sul bassorilievo per ricostruirne l’orma».

Stocchi sottolinea come i lavori procedano in modo visibile: «I risultati stanno emergendo: avremo una prima inaugurazione in primavera e una seconda parte in un momento successivo. L’integrazione tra arte e natura sta trasformando un luogo marziale in uno spazio da restituire alla vita della città. È un regalo a Milano e la prova di come la collaborazione tra enti — Sovrintendenza e Comune — possa generare risultati importanti».

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Il PAN, ispirato alle pionieristiche ricerche di Giacomo Boni, mira a costruisce un corridoio verde e culturale di 100.000 mq che collega l’anfiteatro alle Colonne di San Lorenzo, alla Basilica, al Parco delle Basiliche e fino a Sant’Eustorgio. Una visione che restituisce continuità storica e un motore identitario all’intera area De Amicis.

«Con questo progetto si ricuce uno spazio fondamentale da restituire alla cittadinanza come bene comune. – ha dichiarato Gaia Romani, Assessora a Decentramento, Quartieri e Partecipazione, Servizi Civici e Generali del Comune di Milano.  E contiamo di valorizzarlo con attività per scuole come visite guidate e passeggiate patrimoniali».

Guido Rosti Cesàri ha sottolineano, quindi, l’importanza del progetto di Italia Nostra nel quadro della Convenzione di Faro. La Conca, spesso considerata un bene “minore”, è in realtà un nodo fondamentale della città d’acqua di Milano. E la sua riqualificazione diventa, quindi, strumento per creare una Comunità Patrimoniale che coinvolga cittadini, istituzioni e realtà culturali. Uniti nella volontà di promuovere la conoscenza storica

Conca De Amicis si configura così come un progetto a tre livelli: riqualificazione archeologica e paesaggistica, valorizzazione del patrimonio storico e partecipazione attiva dei cittadini. Una visione integrata per trasformare un’area storica in un borgo urbano vivo, riconosciuto e abitato dalla città. Un luogo che torna a essere allo stesso tempo memoria, paesaggio e futuro.

Progetto PAN Conca de Amicis / Immagini da Ufficio Stampa

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