Lo street artist Yuri Catania regala alla città di Lugano una nuova opera che trasforma la facciata del Palazzo dei Congressi.
In occasione del 50° anniversario del Palazzo dei Congressi, l’artista visuale Yuri Catania regala alla città un’opera monumentale di street art: Lugaxy Astro Forest. La facciata del Palazzo si sta preparando per trasformarsi in una foresta onirica, un dialogo tra natura, tecnologia e comunità che celebra i boschi attorno a Lugano. Terza tappa di un percorso triennale iniziato con Lugaxy Astro Flowers e Lugaxy Astro Lake, l’installazione sovrappone elementi surreali – fiori del Parco Ciani, creature acquatiche del lago Ceresio, funghi e farfalle autoctone – creando un paesaggio che unisce il sogno alla realtà.
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“Questo progetto è un invito a riscoprire e valorizzare i nostri boschi urbani”, spiega lo stesso Catania. “Molte persone conoscono i parchi, i giardini e il lungolago di Lugano. Ma pochi sanno che oltre il 60% del territorio comunale è coperto da boschi. Questi spazi verdi non sono solo belli e tranquilli, ma sono anche fondamentali per la biodiversità e la salute dell’ecosistema urbano.” L’opera di fatto sottolinea l’inscindibilità tra paesaggio urbano e naturale, invitando a riflettere sul ruolo dell’umanità in questo equilibrio.

Al centro dell’opera svetta l’astronauta, omaggio all’astronauta svizzero Claude Nicollier e simbolo di curiosità e progresso tecnologico. “L’astronauta sceglie di immergersi nella natura del nostro territorio per rimanerne parte”, osserva Catania. “Questa figura diventa il ponte simbolico tra il nostro futuro scientifico e tecnologico e il nostro presente umano e naturale. È un richiamo a non perdere la connessione con il mondo fisico – con alberi, fiori, acqua e boschi.” L’astronauta, immerso in una foresta incantata, incarna dunque quel sogno di un’umanità che guarda alle stelle senza dimenticare le radici.
Catania utilizza la tecnica del paste-up, creando immagini e fotografie che ritaglia e applica sulla facciata. Questo approccio, lontano dalla decorazione fine a sé stessa, trasforma lo spazio pubblico in un racconto poetico. L’opera, realizzata con materiali biodegradabili, è volutamente effimera: “È un’arte che vive e si trasforma. Nasce, invecchia e muore, rimanendo nella memoria della città”, afferma l’artista. La sua temporaneità riflette la ciclicità della natura, lasciando un’impronta solo nei ricordi di chi la vive.
Un elemento distintivo del progetto è il coinvolgimento della comunità. Dal 10 al 13 luglio, infatti, i cittadini di Lugano sono invitati a partecipare al ritaglio di funghi, animali e farfalle di carta e al montaggio dell’installazione, creando un senso di appartenenza collettiva. La registrazione, obbligatoria, avviene tramite l’app MyLugano.
Immagini da Ufficio Stampa