La mostra Invocations. Becoming Animal, presentata nell’ambito della quinta edizione di BIENALSUR, si inserisce in un ampio progetto curatoriale che indaga il rapporto tra corpo umano e corpi non umani nel mondo che abitiamo.

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La mostra Invocations. Becoming Animal, presentata nell’ambito della quinta edizione di BIENALSUR, si inserisce in un ampio progetto curatoriale che indaga il rapporto tra corpo umano e corpi non umani nel mondo che abitiamo. Il concetto guida è racchiuso nel termine Invocations, ripreso da una conferenza di James Hillman, in cui lo psicoanalista descrive l’invocazione come una chiamata agli spiriti invisibili: un gesto che sposta il soggetto umano dal centro della scena verso i lati, in un movimento anti-moderno che mette da parte l’ego, l’eroe, le intenzioni e la biografia personale.

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Invocations. Becoming Animal, Bienalsur
Invocations. Becoming Animal, Bienalsur 2025

Seguendo questa logica di decentramento, Invocations. Becoming Animal alla Fabbrica del Vapore invita ad abbandonare la prospettiva umana e a intraprendere un processo di mutazione e ibridazione con altre specie animali. Attraverso linguaggi e media diversi, gli artisti esplorano le possibilità di un incontro empatico tra uomo e animale, un confronto che mette in discussione la stessa essenza dell’essere umano.

Il concetto di divenire implica infatti la rinuncia a ogni certezza identitaria e l’apertura a una contaminazione con l’altro non umano, inteso come soggetto capace di generare visioni del mondo.

Il corpo, nella sua dimensione sensoriale, diventa così terreno di indagine: un corpo disposto a lasciare le prerogative umane espresse da postura, sguardo e linguaggio. In alcune opere, gli artisti ipotizzano contatti fusionali o forme di ibridazione tra corpi che si muovono, osservano e percepiscono il mondo come cetacei, rettili o uccelli.

Altri lavori indagano criticamente il desiderio umano di dominare e addomesticare gli animali, ridotti a oggetti passivi di un affetto unilaterale. Le opere esposte mettono in discussione le gerarchie speciste dominanti, che relegano le specie non umane a una posizione subordinata, negando loro la possibilità di affermarsi come soggetti attivi nello sviluppo di un pensiero realmente non antropocentrico.

Intervistiamo la Direttrice Artistica di Bienalsur Diana Wechsler.

Una collettiva che quest’anno parla di ibridazione tra esseri umani e esseri animali. La quinta edizione, decimo anno di un importante evento culturale che è stato creato da lei, dalla sua fondazione. Ce ne vuole parlare?
«Bienalsur è una biennale indisciplinata, per quello cerca di trovare altre dinamiche per l’arte contemporanea: diversi pubblici, diversi soggetti e anche diversi topic. Per quello abbiamo sviluppato questo progetto che lavora in collaborazione e in dialogo permanente con i diversi attori della scena culturale globale, cercando di mettere insieme quello che normalmente è separato.

Che voglio dire con questo? Che normalmente i grandi musei dialogano con i grandi musei, e le grandi biennali trovano un circuito quasi autonomo. Noi cerchiamo di essere più prossimo possibile al pubblico. Cerchiamo di trovare un rapporto con la domanda sociale emergente e per quello facciamo per ogni edizione una open call. Lo scopo è trovare i temi, ma anche gli artisti che magari non sono nel centro della scena nel loro paese. Per quello questa biennale è una biennale transnazionale che lavora in diversi punti del pianeta. E che cerca di andare come un immigrante, cercando di trovare o di imparare la lingua dell’altro».

Primo anno in un posto iconico per la città di Milano e non solo, la Fabbrica del Vapore. Quali sono secondo lei le caratteristiche della fabbrica del vapore che la rendono un posto così speciale?
«Per noi trovare spazi come la Fabbrica del Vapore è trovare uno spazio naturale, nel mezzo della città, edella società. Non è un cubo bianco, è un spazio diverso che trova il pubblico in un’altra maniera.

Non solo gli specialisti che sono benvenuti, ma anche il pubblico che viene alla Fabbrica del Vapore per passeggiare, per assaggiare, per trovare un’esposizione di disegno molto spettacolare e che offre diverse strategie di esposizione. Ecco perché per noi è importante essere qui».

Invocations. Becoming Animal, Bienalsur
Invocations. Becoming Animal, Bienalsur

Venue: Fabbrica del Vapore

Address : Via Procaccini 4
City : Milán
Italy

Artist(s):
Allora & Calzadilla (USA-CUB)
Bekhbaatar Enkhtur (ITA-MNG)
Bruna Esposito (ITA)
Calixto Ramírez (MEX)
Carla Grunauer (ARG)
Elena Mazzi (ITA)
Gaia De Megni (ITA)
Helena Hladilová (CZE-ITA)
Jonathas de Andrade (BRA)
Lia Chaia (BRA)
Marta Roberti (ITA)
Michela de Mattei (ITA)
Valentina Furian (ITA)

BIENALSUR, CURATRICE: Benedetta Casini (ITA)

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