Dal 12 al 14 settembre, Roma ospita libri, voci e resistenza culturale. In programma anche una mostra interattiva.

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Dal 12 al 14 settembre 2025, Roma accoglie per la prima volta Liberi sulla Carta, fiera dell’editoria indipendente che, dopo 13 edizioni tra le terre sabine e reatine, approda nella capitale con un programma vibrante e inclusivo. Tre giorni di libri, spettacoli, reading, laboratori e mostre animeranno il Borghetto San Carlo, luogo simbolo di riscatto e comunità nella zona Giustiniana (XV Municipio).

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Con oltre 20 presentazioni, stand di editori indipendenti e ospiti di spicco, il festival celebra la cultura come scelta collettiva. “Il tema di quest’anno è Terra Mia”, spiega il direttore artistico Fabrizio Moscato, “un ritorno alle radici e alla memoria. Un invito a riscoprire il senso autentico dell’appartenenza e della cura verso il luogo che ci ospita”. E aggiunge: “in un mondo sempre più fragile e complesso, questo tema vuole stimolare riflessioni sul rapporto con la terra come spazio di identità, cultura e responsabilità”.

Libri lettura
Foto Shutterstock

Dopo due anni di pausa, Liberi sulla Carta torna con la sua identità plurale, dando voce a scrittori, artisti ed editori indipendenti che sfidano le logiche del mainstream. Forte di 15 anni di storia e oltre 200 libri presentati, il festival si reinventa a Roma, scegliendo il Borghetto San Carlo (Via Cassia 1420), spazio recentemente restituito alla collettività. Una location non certo casuale: simbolo di rigenerazione urbana, il Borghetto si allinea alla missione del festival di creare narrazioni condivise e comunità attraverso i libri.

Con i suoi ampi spazi verdi e la sua atmosfera accogliente, il Borghetto diventa quindi il cuore pulsante di un evento che unisce lettori, autori ed editori in un’esperienza gratuita e aperta a tutti.

Il programma e gli ospiti più attesi

Il programma 2025 attraversa generi e linguaggi, spaziando dalla letteratura all’impegno civile, dall’arte visiva alla scrittura creativa. Tra gli eventi clou:

  • Giuliana Sgrena, con Sandro Medici e l’Associazione Donne di Carta, presenterà Me la sono andata a cercare. Diari di una reporter di guerra (Laterza), un racconto potente sulla sua esperienza di reporter.
  • Anna Foglietta interpreterà un reading tratto da Il Gelso di Gerusalemme di Paola Cardi (Feltrinelli)
  • Maria Grazia Calandrone porterà al pubblico Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi).

E non mancheranno momenti performativi, come lo spettacolo Libera di Cecilia Lavatore e Marta La Noce, diretto da Marco Zordan, che celebra sette donne rivoluzionarie.

La collaborazione con Scuola Omero porterà, poi, workshop di scrittura creativa, mentre le serate-spettacolo e gli appuntamenti dedicati all’impegno civile offriranno momenti di riflessione su temi come la memoria e la responsabilità collettiva. “Sono contento che una città come Roma e il XV Municipio abbiano ritenuto l’esperienza di Liberi sulla Carta come qualcosa da salvaguardare e far crescere”, afferma ancora il direttore artistico.

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Nota di merito per l’attenzione all’accessibilità e all’inclusione. Gli eventi includono, infatti, letture ad alta voce con interprete LIS, laboratori per bambini dedicati al gioco e alla creatività. Oltre a una mostra fotografica interattiva che invita il pubblico a partecipare attivamente. Il Premio Arthè, concorso per racconti brevi, offre infine uno spazio ai talenti emergenti, mentre gli stand degli editori indipendenti permettono di scoprire nuove voci e progetti fuori dal coro.

Maria Grazia Calandrone foto di Barbara Ledda
Maria Grazia Calandrone / Foto di Barbara Ledda

“Liberi sulla Carta, dando voce a scrittori e artisti indipendenti, sceglie di esplorare questo legame profondo. Perché da una terra amata e custodita nasce una cultura libera, coraggiosa e rigenerante”, chiosa Moscato, evidenziando l’anima del festival.

Immagini da Ufficio Stampa / Shutterstock

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