Fiorella Mannoia e Caparezza hanno condiviso il palco della RCF Arena per l’evento ‘Una. Nessuna. Centomila. Il concerto’: ecco le loro dichiarazioni.

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Tra le protagoniste del grande evento live Una. Nessuna. Centomila. Il concerto, Fiorella Mannoia coinvolto sul palco Caparezza. Insieme hanno presentato una versione inedita di Generale e hanno letteralmente fatto saltare la RCF Arena con la hit Vieni a ballare in Puglia (qui la scaletta completa). A poche ore dall’esibizione, i due artisti hanno raccontato la loro amicizia e l’impegno speso per un tema delicato come la violenza di genere.

“Abbiamo pensato a questo mega evento per raccogliere fondi per i centri anti violenza ma anche come forma di prevenzione”, spiega Fiorella Mannoia. “Negli ultimi tempi ci siamo distratti per eventi ancora più gravi ma questo problema non è risolto. Basti dire che da inizio anno sono già state uccise venti donne e nell’anno precedente centodiciotto: sono numeri importanti e noi continueremo a concentraci su questo problema, non sarà l’ultimo evento con queste finalità”.

“Questo è l’ennesimo concerto contro la violenza sulle donne e non sarà l’ultimo”, promette ancora Mannoia. “Abbiamo intenzione di continuare, magari non a Campovolo magari a Verona ma non vogliamo spegnere i riflettori su questo problema”.

 
 
 
 
 
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Non solo donne sul palco

“Coinvolgere gli uomini è stata la prima cosa che mi è venuta in mente perché è fondamentale per un percorso da fare insieme”, racconta Fiorella Mannoia. “E devo dire che tutti si sono prestati, è stata una decisione ponderata perché prendano coscienza loro per primi. Noi denunciamo il problema ma vogliamo sentirlo dire anche dagli uomini, è importante che ci siano anche loro. Io, poi, ho voluto fortemente coinvolgere Michele perché lo stimo. Ci ho provato e ha accettato”.

“Le canzono servono per chi sa ascoltarle e sa prendere i messaggi che vogliono raccontare”, dichiara Mannoia.

 
 
 
 
 
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“Fiorella ha il merito di mettermi a mio agio ed è una cosa molto difficile”, aggiunge Caparezza. “Sono onorato di essere qui per un evento di musica e impegno sociale. Insieme facciamo un versione di Generale, con una mia incursione che prevede delle barre che rendono rappata una parte del testo originale”.

Foto di Roberto Panucci da Ufficio Stampa Parole & Dintorni