Le emittenti festeggiano 45 anni di radiofonia italiana con un contest, una compilation virtuale e un grande evento live: l’iniziativa ‘I Love My Radio’.

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Quarantacinque canzoni italiane per altrettanti anni di storia della radio in Italia. È l’iniziativa I Love My Radio, format musicale che per la prima volta vede coinvolti insieme i network radiofonici del nostro Paese per celebrare un compleanno tanto speciale quanto inedito. E la festa non può che iniziare a suon di musica, con la possibilità per gli ascoltatori di comporre una compilation virtuale votando il proprio brano preferito tra quelli selezionati.

È stato fatto un lavoro corale per avere un sistema di selezione condiviso e coerente secondo le annate – spiegano gli organizzatori – In questo modo siamo riusciti a snocciolare queste perle insieme a ogni comparto musicale delle singole radio. Ora spetta al pubblico, che avrà la possibilità di votare secondo il proprio gradimento.”

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I Love My Radio: il contest online

Dal 18 maggio al 31 luglio, infatti, si può accedere al sito ilovemyradio.it ed esprimere la propria preferenza in una rosa di brani che vanno da Sabato pomeriggio di Claudio Baglioni (1975) a Soldi di Mahmood (2019).

Passando per Una storia importante di Eros Ramazzotti (1985), Uomini soli dei Pooh (1990), La solitudine di Laura Pausini (1993), Luce di Elisa (2001); e ancora Estate dei Negramaro (2005), L’Essenziale di Marco Mengoni (2013), Roma Bangkok di Baby K con Giusy Ferreri e Occidentali’s karma di Francesco Gabbani (2017).

“Vedere Luce tra le canzoni scelte non mi ha sorpreso – ha dichiarato Elisa – perché è sempre stata la preferita dal pubblico radiofonico e quel Sanremo è stato per me incredibile. Era stato un successo clamoroso al tal punto che non ci sono più tornata perché potevo solo fare peggio! Sono onorata di esserci.”

Sono felice di partecipare e darò il massimo. Grazie per avermi cercata, rispondo con felicità ed entusiasmo (Elisa)

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Si dice stupito, invece, per la scelta tra i suoi brani Biagio Antonacci: “Quanto tempo e ancora è un pezzo che amo tantissimo. – ha detto in conferenza – è una ballad lenta, cantautorale e non tipicamente radiofonica. Il fatto che sia stata scelta è una soddisfazione che mi ha anche colpito. Ne sono felice.”

Insieme siamo una potenza a favore di tutta la categoria della musica, che necessita davvero di grande sostegno (Biagio Antonacci)

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Insomma, una carrellata di canzoni – una per ogni anno di radiofonia tricolore – che raccontano la musica italiana. Ma I Love My Radio è più di un contest, con il suo segnale di unione, compattezza e solidità in una stagione difficile.

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Le cover: Elisa, Biagio Antonacci, Tiziano Ferro & Co.

L’iniziativa prevede anche che dieci artisti regalino una versione inedita di una grande canzone del panorama italiano, trasmesse in radio con cadenza settimanale. I primi nomi annunciati sono quelli di Elisa con Mare Mare di Luca Carboni, Biagio Antonacci con Centro di gravità permanente di Franco Battiato e Tiziano Ferro con Perdere l’amore di Massimo Ranieri cantata proprio insieme al cantautore napoletano, come sul palco di Sanremo 2020.

Gli altri artisti coinvolti nelle cover sono Eros Ramazzotti, Jovanotti, J-Ax, Negramaro, Gianna Nannini, Giorgia e Marco Mengoni. “Sono molto felice di partecipare a un’iniziativa meravigliosa – ha raccontato Elisa – e sono sorpresa dai dati: non mi aspettavo che la radio avesse numeri così giganti.

Hanno senso però, perché in questo momento non si poteva che ascoltare di più la radio, non certamente di meno. E mi fa molto piacere festeggiare questo compleanno anche in questo momento veramente duro. La canzone che ho scelto di interpretare? È Mare mare di Luca Carboni.”

La prima volta che ho sentito una mia canzone alla radio è stato con Sleeping in Your Hand, nel 1997. Stavo mangiando e mi sono quasi strozzata con una pennetta. Ero super giovane… (Elisa)

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Anche Biagio Antonacci ha poi spiegato la canzone che ha scelto di interpretare. “Questo è un progetto unico, spero che sia di esempio. Abbiamo tutti iniziato ad ascoltare la musica in radio e puoi immaginare la gioia di ascoltare le mie canzoni proprio in radio.

Ho scelto Centro di gravità permanente di Franco Battiato, una canzone molto precisa e non facile. Ma questa situazione crea anche la voglia di fare delle sperimentazioni: quindi dico grazie, avete mosso qualcosa di diverso. Evviva le cose diverse!”

Facevo il geometra in cantiere, a 27 anni, quando passò in radio una mia canzone. Chiamai tutti gli operai che erano con me per farla sentire (Biagio Antonacci)

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Da Los Angeles infine è intervenuto anche Tiziano Ferro che ha raccontato: “Qui siamo ancora in fase 1, non si esce. Anche io ho iniziato con la radio nel 1993, a tredici anni, è stata la mia palestra in tempi in cui chi stava in radio faceva tutto, dal garzone alla interviste. Quindi, se le radio chiama io rispondo strafelice. Tutti i settori sono in crisi, voglio chiarirlo, e la musica ha aiutato altri settori stando vicino a tutti.

Beh, è stato difficile scegliere una cover (dice ridendo e mostrando una tazza che lo ritrae sul palco di Sanremo con Massimo Ranieri, ndr) Ho optato per Perdere l’amore di Massimo Ranieri, che ho cantato a febbraio proprio con lui. Canteremo in duetto, quindi grazie per questa opportunità.”

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Anche Tiziano poi ricorda poi la prima volta che ha sentito un proprio brano in radio: “Lavoravo con mio padre che era geometra, era appena uscito Perdono e stavo nel suo studio. Avevo in auto il CD master che mi ascoltavo e quando è partito il brano ero convinto che fosse quel CD; quindi ho cercato di stopparlo e ho inchiodato l’auto che stavo guidando appena mi sono accorto che non era quello. Stavo sbandando.”

Il mio primo amore è la radio, vi voglio bene, l’iniziativa  è bellissima e le cose miglioreranno. Ne sono convinto (Tiziano Ferro)

Infine, nel mese di ottobre si svolgerà un grande evento live. Il concerto multipiattaforma sarà in diretta radio e tv – oltre che in streaming sui canali social delle emittenti – con tutti gli artisti che hanno aderito all’iniziativa. Un canto corale che conclude un anno in cui l’Italia ha saputo manifestare un senso di solidarietà che ha superato molti interessi. Anche in un terreno spinoso come quello della competizione tra frequenze.

Foto da Ufficio Stampa MNcomm