In una nota stampa, l’Ucraina annuncia di aver proposto tre regioni all’EBU e di voler ospitare l’Eurovision: «Accettiamo la sfida».

I dubbi e le incertezze restano, ma l’Ucraina sembra decisa a voler ospitare in patria l’Eurovision 2023. Questo è quanto dichiarato in una nota stampa che traccia i primi passi di quelli che già si preannunciano come i preparativi per l’Eurovision più complessi di sempre.

LEGGI ANCHE: Kalush Orchestra: «Faremo tutto ciò che è utile per l’Ucraina»

Il 14 giugno c’è stato però già un primo incontro tra gli organizzatori ucraini e il team dell’EBU, soprattutto per definire le misure di sicurezza e le potenziali location dell’evento. E una cosa è certa: l’Ucraina, e in particolare l’emittente UA: PBC, vuole organizzare l’Eurovision in patria senza se e senza ma. Una sfida complicatissima, ma che tutti sembrano concordi nel voler affrontare. Basti pensare che il 10 giugno il Consiglio dei Ministri ha dato il via a una Commissione Organizzativa per la preparazione dell’Eurovision in Ucraina nel 2023.

«Tutte le misure di protezione e sicurezza devono essere preparate e implementate in stretta cooperazione con le autorità nazionali. – ha infatti commentato Mykola Chernotytskyi, Capo del Consiglio di Amministrazione dell’UA: PBC (principale emittente televisiva ucraina) – Ci siamo quindi consultati con il Ministro della Cultura e dell’Informazione dell’Ucraina, con il Ministro degli Interni e con il Ministro della Difesa. I loro esperti, insieme alle unità di sicurezza e valutazione del rischio della UA: PBC, hanno stabilito una visione comune della situazione e le misure da prendere per ospitare l’Eurovision l’anno prossimo. Ringraziamo le autorità per il loro coinvolgimento e per la rapida preparazione».

Eurovision 2023, l’Ucraina propone tre regioni

Sul tavolo, considerando sicurezza e rischi, le autorità locali ucraine e la UA: PBC hanno proposto tre diverse regioni.

«Abbiamo sottoposto una presentazione all’EBU del questionario per ospitare l’Eurovision in Ucraina. – ha aggiunto il Ministro della Cultura e dell’Informazione Oleksandr Tkachenko – In pochissimo tempo, il team governativo ha fornito risposte comprensive e concrete. Tutti hanno lavorato in modo efficiente e coordinato. Dall’emittente pubblica alle autorità di sicurezza e al Primo Ministro, che con una lettera ha assicurato che rispetteremo tutte le responsabilità che ci siamo presi. Abbiamo dato risposte dettagliate su questioni di sicurezza e altre sfumature organizzative. Abbiamo proposto varie location».

«Credo – ha continuato il Ministro – che il nostro dovere fosse dare risposte esaustive, chiare e oneste. E lo abbiamo fatto. Siamo consapevoli che nelle attuali circostanze sia noi che l’EBU affrontiamo una sfida nell’organizzare l’Eurovision in Ucraina. Ma abbiamo accettato questa sfida e, ne sono sicuro, sorprenderemo tutti».

Revenews