Mario Donatone ci accompagna in un viaggio alle origini del blues nel suo album in collaborazione con Giò Bosco intitolato Blues is my Bad Medicine. Message è invece l’esordio del chitarrista Max Ferri in bilico fra jazz, rock e funk.

Un viaggio alle origini del Blues, esplorando un mondo sconosciuto ma fondamentale per la nascita della musica moderna. Questa l’essenza di Blues is my bad Medicine, ultimo album di Mario Donatone, realizzato in collaborazione con Gio’ Bosco, uscito per l’etichetta Groove Master Edition. Un sentito omaggio ai più importanti artisti della prima era del blues, attraverso alcune delle loro composizioni più importanti.

A questo lavoro, inoltre, è associato un libro, che rappresenta un’assoluta novità nel campo della saggistica, intitolato Blues che viaggiano in prima classe – la lunga strada della musica del diavolo dalle paludi del Delta al mondo del rock’n’roll. Il disco si apre con un brano originale, una moderna struttura di blues with a bridge, che si chiama Bad medicine blues, per poi passare ad un repertorio classico che attraversa tutta la geografia di quel mondo lontano. Dal Mississippi di Sleepy John Estes, Skip James, Robert Johnson, al Texas di Blind Lemon Jefferson, alla East Coast di Reverend Gary Davis.

Sono questi i percorsi stilistici più importanti del primo blues che vengono rivisitati con una vocalità calda e ispirata, sorretta da un pianismo danzante ed evocativo. Non manca l’importante parentesi del blues femminile, quello di personaggi come Bessie Smith e Clara Smith, reinterpretate con una vena blues verace ed autentica da Gio’ Bosco, unica ospite del disco su quattro brani.

Blues is my bad machine Tracklist

  1. Bad medicine blues (Donatone-Muoio)
  2. Where did you sleep last night (trad.)
  3. Worried life blues (Macedo)
  4. Matchbox blues (Jefferson)
  5. Nobody’s fault but mine (Johnson)
  6. I’m so glad (James)
  7. Tomorrow night (Coslow – Grosz)
  8. Love in vain (Johnson)
  9. Key to the highway (Segar)
  10. I don’t know (Mabon)
  11. Nobody knows you when you’re down and out (Cox)
  12. This train (trad.)
  13. Nobody knows the way I feel this morning (Delaney)
  14. I’m gonna move out on the outskirts of town (Weldon)
  15. Cocaine blues (Davis)
  16. Honky tonky train blues (Lewis)
  17. Groove Master Edition

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Un mix esplosivo di jazz, rock e funk, mitigato a volte da un lirismo leggero presente nelle composizioni più intimiste. Si presenta invece così Message, disco d’esordio del chitarrista Max Ferri uscito per l’etichetta Ultra Sound Records. Un progetto a cui hanno preso parte William Nicastro al basso, Giorgio di Tullio alla batteria con la partecipazione speciale di Marco Scipione al sax, Nicolò Fragile alla tastiera e Tullio Ricci al sax tenore. Il repertorio è composto principalmente da brani originali carichi di groove, dove non manca una particolare attenzione all’interplay e alla coesione fra gli strumenti.

In questo modo l’energia e la potenza del rock, con ritmiche spesso incalzanti e decise, si sposano alla perfezione con l’armonia jazz. Non a caso l’intento di questo lavoro è quello di recuperare l’energia e le sonorità del rock tipico degli anni ’70, innestandole nel cuore del jazz attraverso l’uso di strutture e armonie ad esso congeniali. In questa miscela esplosiva affiorano echi di funk, free psichedelico e momenti di delicato lirismo, terreno ideale per le intense improvvisazioni dei protagonisti di questo lavoro. E non mancano anche rivisitazioni di standard jazz scritti da alcuni dei più grandi musicisti d’oltreoceano.

Mario Donatone

Due album, decisamente riusciti e molto gradevoli, che vale la pena ascoltare per immergersi in territori musicali poco battuti dalla maggior parte degli artisti che popolano l’attuale scena musicale nazionale.

Message Tracklist

  1. Crispy Funky
  2. Third Stone from the Sun
  3. Message
  4. Mind Trip
  5. Kha-Tn
  6. Inner Urge
  7. Freud
  8. Dance of the Spirits
  9. Yes or No