Tra memoria e invenzione, la Fondazione Carla Fendi ospita The Centre for the Less Good Idea con William Kentridge: quattro diorami animati, una lecture, e un invito a perdersi nell’’idea meno buona’.
Alla 68ª edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Fondazione Carla Fendi e i Mahler & LeWitt Studios ospitano The Centre for the Less Good Idea, progetto fondato a Johannesburg da William Kentridge e Bronwyn Lace. Cuore dell’iniziativa è la mostra Unhappen Unhappen Unhappen – Pepper’s Ghost Dioramas, allestita nell’ex Battistero della Manna d’Oro in Piazza Duomo fino al 27 luglio.
L’articolo continua più sotto
La nostra newsletter bisettimanale dedicata al mondo dell’arte e della cultura

La mostra Unhappen Unhappen Unhappen – Pepper’s Ghost Dioramas a Spoleto
La mostra presenta quattro diorami animati creati da Anathi Conjwa, William Kentridge, Micca Manganye e Sabine Theunissen, a cui si aggiunge il video Moments of Making di Noah Cohen. I lavori, realizzati con la tecnica teatrale del Pepper’s Ghost – che crea illusioni visive attraverso giochi di riflessione e trasparenza – raccontano storie intime e collettive che nascono spesso dai traumi dell’apartheid e del colonialismo, ma si trasformano in atti di affabulazione e resistenza.
Fondato nel 2016, The Centre for the Less Good Idea nasce dall’idea di valorizzare ciò che inizialmente appare marginale o imperfetto. «Quando le grandi idee falliscono – afferma Kentridge – cerca soluzioni più parziali, più vicine». Il nome stesso proviene da un proverbio africano: «Se il buon dottore non può curarti, trova il dottore meno buono». Il Centro, in questi anni, ha coinvolto oltre 1400 artisti da tutto il mondo, promuovendo collaborazioni tra teatro, musica, danza, arti visive e scrittura.
LEGGI ANCHE: Lorenzo Bonechi, l’artista dell’eterno femminile: la mostra ‘La città delle donne’

I diorami in esposizione
I diorami esposti a Spoleto sono vere e proprie scenografie in miniatura che coniugano tradizione e sperimentazione. In Tata, Anathi Conjwa rende omaggio al padre, combattente per la libertà sudafricana, tra canzoni, lamenti e piogge di stivali militari. Kentridge propone Mayakovsky, riflessione teatrale sulla parola e sulla prosa. Hands, di Micca Manganye, è un lavoro percussivo che gioca con corpo e suono, mentre A Moment in the Wind di Sabine Theunissen mescola proiezioni, pupazzi e installazione immersiva.
A completare il programma, il 9 luglio il Teatro Caio Melisso ospiterà l’incontro Finding the Less Good Idea, con William Kentridge, che approfondirà la filosofia del Centro e il legame tra il suo lavoro teatrale e questo progetto collettivo. La Fondazione Carla Fendi gli conferirà inoltre il Premio STEAM 2025, riconoscendone l’impatto artistico e sociale.
«Non credevo che in una piccola scatola si potessero racchiudere così tanti mondi», commenta Maria Teresa Venturini Fendi, presidente della Fondazione, sottolineando come questi racconti, nati da esperienze complesse, riescano a toccare il pubblico con leggerezza e poesia. «È questo metodo di lavoro collaborativo, multidisciplinare e sociale – aggiunge – che ci ha fatto scegliere il progetto».
Con Unhappen Unhappen Unhappen, Spoleto si conferma crocevia di arte e sperimentazione. E Kentridge – tra i più importanti artisti contemporanei – porta in scena un approccio che intreccia memoria, ironia e libertà creativa. Un invito a guardare oltre la perfezione e a lasciarsi sorprendere da ciò che nasce, per caso o per necessità, ai margini del pensiero dominante.
Informazioni
UNHAPPEN UNHAPPEN UNHAPPEN – PEPPER’S GHOST DIORAMAS
Ex-Battistero della Manna d’Oro, Piazza del Duomo
28.06-13.07 | 11.00 – 19.00 (gli orari di chiusura potrebbero variare in base alla programmazione del Festival).
Aperta anche dal 18.07 al 20.07 e dal 25.07 al 27.07 | 11.00 – 19.00.