Dall’iniziativa ‘Atleti di tutti i giorni’ con AIA alla nomina a vice-presidente UYBA: la nostra intervista a Francesca Piccinini.

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Si chiama Atleti di tutti i giorni l’iniziativa lanciata da aeQuilibrium, il brand di casa AIA che ha scelto come Ambassador Francesca Piccinini. Non poteva del resto esserci un esempio più positivo del volto simbolo della pallavolo italiana per lanciare il messaggio di affrontare le sfide quotidiane con coraggio e sportività. Fresca di nomina di vice-presidente della UYBA, Francesca ci ha raccontato cosa significhi per lei essere un’atleta di tutti i giorni.

L’iniziativa Atleti di tutti i giorni per aeQuilibrium

aeQuilibrium

Ciao Francesca, partiamo dall’iniziativa aeQuibrilium e da questo bellissimo slogan. Cosa vuol dire, secondo te, essere atleti di tutti i giorni?
Anche solo una passeggiata e tenersi in movimento è importante. Non stare all’aria aperta, usare sempre la macchina è sbagliato. Gli atleti di tutti i giorni sono quelle persone che non per forza fanno sport 24 ore al giorno, ma che si prendono spazi per se stessi. Per una passeggiata nel parco o per fare un po’ di allenamento. Non fate una vita sedentaria! È importante per il corpo e per la mente. Lo slogan è bello proprio per questo. Gli atleti di tutti i giorni non per forza devono essere come me che sono un’atleta al 100% e che fa sport per lavoro.

Nel video ci sono infatti molti riferimenti alla quotidianità. Ma tu che sei un’atleta, quando ti senti un’atleta di tutti i giorni?
Ora ho smesso di allenarmi, prima facevo tantissimo allenamento. Il mio lavoro era allenarmi, perché poi dovevo giocare e arrivare alla domenica o al mercoledì in forma. Adesso sono un’atleta che fa molto meno, però cerco di fare. Mi ritaglio sempre due ore di allenamento quotidiano per una corsa, una camminata lunga (non quella da shopping!). Poi vado in palestra a fare esercizi di allungamento, addominali o con i pesi per mantenere il tono muscolare che ho sempre avuto. Sicuramente non ho i ritmi di prima, ma ho bisogno di esercizio perché sono stata abituata a allenarmi tutti i giorni tutto il giorno da quando ero piccola. Per me è la mia linfa di energia. Mi sento un’atleta di tutti i giorni perché, se posso, con le giornate belle preferisco andare agli appuntamenti senza prendere mezzi ma camminando. Già è una cosa in più.

Quanto è importante promuovere un’alimentazione equilibrata?
Bisogna fare sport, ma anche aiutarsi con un’alimentazione equilibrata. Non bisogna mai esagerare. Io avevo bisogno di un’alimentazione equilibrata e sono abituata a vivere in quel modo. Anche se ora faccio molto meno. Non seguo una dieta, mi sono sempre gestita. Ho fatto tante diete negli anni, ma credo che la dieta mediterranea abbia tutto. Prediligo mangiare la pasta a pranzo, mentre la sera mangio le proteine come carne, pesce e legumi. E poi non possono mai mancare frutta e verdura. La campagna con AIA, in questo senso, sottolinea l’importanza di prodotti buoni, sani, equilibrati. La cosa positiva è che, ora siamo molto frenetici, AIA offre anche praticità e comodità. Mangiare la fesa di tacchino con i cracker per uno spuntino o nella pausa pranzo anziché mangiare il solito panino dimostra che si può mangiare sano con poco.

Francesca Piccinini nuovo vice-presidente UYBA

Francesca Piccinini

Ti volevo fare innanzi tutto le congratulazioni per la recente nomina di vice-presidente di UYBA.

Grazie! Ho sempre detto che, nel momento in cui smettevo di giocare, mi sarei allontanata dalla pallavolo. Pensavo veramente di smettere. Poi chiaramente nella vita non si può mai dire. Ho smesso e ho avuto questa bellissima opportunità dalla UYBA. Hanno un settore giovanile in cui credono tantissimo e penso che i giovani siano il futuro. Hanno bisogno di esempi e ho preso al volo questo incarico.

Quanto è importante trasmettere questi messaggi alle nuove generazioni.
Mi occuperò soprattutto del settore giovanile, quindi non andrò tutti i giorni in palestra. Andrò una volta a settimana e darò la possibilità a me stessa di stare in palestra con i giovani fino ai 14-15 anni. Voglio allenarmi con loro, trasmettere loro la mia passione e l’amore che ho sempre avuto per questo sport. Vorrei cercare di rispondere alle loro domande e insegnare loro quello che ho imparato io in questi anni. Mi piace stare a contatto con loro, perché mi rivedo. Capisco la loro timidezza, la loro paura. Sono cose belle. Son contenta di intraprendere questa strada. Chiaramente a piccole dosi. Ho ancora bisogno di un po’ di libertà e di indipendenza. Cose che non ho mai avuto. Ma non riesco a allontanarmi da questo mondo. Ho dato talmente tanto che mi sembrerebbe sprecato non dare ancora la mia esperienza. L’ho accolta subito al volo questa proposta.

Però, tra tutte le cose che ho letto, mi ha colpito una tua dichiarazione in cui sottolineavi che hai ancora voglia di imparare…
Penso che ogni giorno si vada in palestra per imparare qualcosa in più. Lo pensavo anche quando giocavo. Credo che nella vita si impari ogni giorno. Dovrò ancora imparare e l’ho detto perché lo penso fortemente. In questo mondo vivo da tantissimi anni, ma ora avrò un ruolo diverso, quindi dovrò impararlo. E ho voglia di conoscere Francesca sotto altri punti di vista. Tante cose per me saranno nuove, come guardare la partita fuori dal campo. Col tempo le imparerò. Ho la voglia e l’entusiasmo di conoscere e di imparare. L’ho sempre fatto e lo farò finché campo.

E cosa pensi di poter imparare dalle nuove generazioni?
Quello che sto notando è che sono diverse dalla nostra. Per certi versi sono molto più grandi, ma hanno delle mancanze. Sono fragili. Penso che a quell’età si forma il carattere e hanno bisogno di essere un po’ più tosti. Anche se sono piccoli, si vede quando uno vuole arrivare. I giovani di oggi sono un po’ più remissivi. Quando io avevo 8 anni avevo la bava alla bocca, la voglia di apprendere, di fare qualsiasi cosa. Vorrei trasmettere anche a loro quella voglia.