Simona Bencini dei Dirotta su Cuba ci racconta l’ultimo singolo della band, Nothing is Impossible, e come si sopravvive da alieni in un mondo mainstream.

loading

Un nuovo singolo in inglese e l’album, a cui stanno lavorando e che dovrebbe uscire nei prossimi mesi. Dopo il successo del tour 2019 e dopo l’album Studio Session Vol. 1, i Dirotta su Cuba non si fermano e continuano a sfornare musica.

Del resto, come sottolinea Simona Bencini ai nostri microfoni, “noi siamo una band indie ormai a tutti gli effetti, non abbiamo una casa discografica, abbiamo un’agenzia per i concerti, mentre noi autoproduciamo i nostri dischi e i nostri video. Il live è importantissimo, perché è un modo capillare e reale per rappresentare ciò che siamo”.

La storia dei Dirotta su Cuba parte infatti dal 1989 e continua tuttora con sette album all’attivo: un percorso non facile, che passa da successi come Gelosia e Liberi di, liberi da ai più recenti esperimenti, come Good Things, il primo brano in inglese della band dal ritmo pop-funk. Il tutto senza mai snaturarsi o subire le pressioni del contesto, che non sono poche quando si parla di musica.

LEGGI ANCHE: Niccolò Fabi tra Tradizione e Tradimento: “Farsi capire senza urlare”

La nostra è musica vera, suonata veramente. Per noi è il modo migliore per far arrivare il nostro modo di essere, essendo l’unica band funk italiana che esiste al momento. – commenta Simona – Siamo degli alieni, e per quanto ci dispiaccia per la tribù del funk che soccombe alla musica mainstream, siamo contenti perché abbiamo la nostra missione”. Da qui si può capire anche un brano come Nothing is impossible, che affronta argomenti di spessore e assolutamente condivisibili.

“Il titolo già fa presagire che l’argomento non è leggero. – ci spiega la cantante – La lingua inglese ci ha aiutato ad essere più sintetici. Parafrasando una famosa citazione di Muhammad Alì, diciamo che oggi nonostante tutte le problematiche del nostro pianeta i gesti quotidiani possono aiutarci a cambiare. Ciascuno di noi, al di là di quello che ci raccontano, deve fare un piccolo gesto per migliorare le condizioni sociali e ambientali del nostro pianeta. Metteteci il cuore, nothing is impossible”.

“La musica ha un linguaggio universale e può veicolare messaggi importanti. – conclude Simona – Noi facciamo musica d’intrattenimento, ma abbiamo voluto parlare di qualcosa a cui tenevamo, con il nostro sound. In modo leggero, spero arrivi qualcosa che faccia riflettere”.