Al primo impegno da conduttore, Ludovico Tersigni è pronto a raccogliere il testimone alla guida di XF2021. Le dichiarazioni.

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Come si dice nelle migliori occasioni, si accendono i motori. È tutto pronto per la nuova edizione di X Factor Italia, al via giovedì 16 settembre su Sky con la consueta fase delle Audizioni. Per la prima puntata, oltre che su Sky Uno e NOW, l’appuntamento è in simulcast su TV8 che nelle settimane a venire trasmetterà le repliche il mercoledì successivo. La grande novità, insieme all’abolizione delle categorie, è alla conduzione, con il debutto al timone dell’esordiente Ludovico Tersigni.

“Abbiamo pensato che, dopo una bellissima storia d’amore con Alessandro Cattelan, fosse il momento di fare un altro racconto”, spiega la curatrice Eliana Guerra. “Abbiamo voluto inserire anche nella conduzione quella componente aspirazionale che tutti i ragazzi portano sul palco. Quella stessa grinta, quell’energia. E stato un lungo percorso di selezione e siamo orgogliosi di aver scelto Ludovico”.

“Non posso che ringraziare, per prima cosa, di questa opportunità”. Queste le prime parole della new entry Tersigni, volto che il pubblico giovane conosce soprattutto grazie alla serie Skam Italia. “Proprio la componente aspirazionale mi lega molto a questo progetto e mi fa sentire parte di un gruppo che comprende anche i concorrenti”, aggiunge il conduttore.

“Da questo palco mi sento di dover raccogliere tutta l’energia per portarla al pubblico”, spiega Ludovico Tersigni. “È il significato della parola ‘conduttore’, come il rame: trasmettere”.

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“Ho avuto la fortuna di ereditare il testimone di Cattelan che finora non ho avuto l’occasione di sentire ma se ci sarà la possibilità gli chiederò tanti consigli”, spiega ancora l’attore e musicista. “I miei punti di riferimento alla conduzione? Ho sempre amato Fiorello e il suo stile da one man show. Ovviamente non punto a essere come lui ma cercherò di portare almeno la sua luce e la sua energia”.

“Cosa fare da grande? Non l’ho ancora deciso, ci penso ogni mattina quando mi sveglio”, dice ancora Ludovico raccontando la sua esperienza da musicista. “Papà suonava la chitarra e per tanti anni ha cercato di insegnarmi ma mi sono rifiutato. Solo successivamente, e in maniera spontanea, ho scelto di prendere in mano quello strumento. Penso sia stata una decisione importante: abbracciare la musica per esprimere qualcosa come esigenza personale è una grande forza.

Può essere davvero un processo profondo, molto più di quando viene inculcato da bambini – conclude Tersigni – Porta a una maggiore voglia di ricercarsi nei suoni propri e di altri. Personalmente, amo l’elettronica, i tempi dispari, i tool, i batteristi che cercano di rompere il tempo. La ricerca è spesso l’unico modo per trovare dei frutti”.

Foto di Jule Hering da Ufficio Stampa Sky Italia