A Roma la mostra su Gauguin si arricchisce con scatti delle Isole di Tahiti e Marchesi, patrimonio UNESCO, in dialogo tra arte e territorio.

Non solo cartoline esotiche, non solo spiagge e lagune da sogno. Le Isole di Tahiti custodiscono un patrimonio culturale e naturalistico che va oltre l’immaginario turistico e che, nel mese di settembre, arriva in Italia grazie a una importante iniziativa promosse da Tahiti Tourisme.

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Siamo a Roma, dove la mostra Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure – in programma fino al 25 gennaio 2026 – si arricchisce di un contributo speciale: una selezione di scatti provenienti dalla rassegna fotografica Le Isole di Tahiti, l’anima primordiale, realizzata in collaborazione con Air Tahiti Nui e Leica Camera Italia.

Un dialogo tra pittura e fotografia

Le immagini inserite all’interno del percorso espositivo offrono una prospettiva inedita: accanto alle opere di Paul Gauguin, che immortalò la Polinesia francese nei suoi anni di vita lontano dall’Europa, trovano spazio fotografie dedicate alle Isole Marchesi, arcipelago remoto recentemente inserito nella lista dei patrimoni UNESCO per il suo straordinario valore naturalistico e culturale.

È qui che Gauguin trascorse gli ultimi anni della sua esistenza, tra paesaggi aspri e incontaminati e comunità locali portatrici di saperi ancestrali. Oggi quegli stessi luoghi riaffiorano negli scatti contemporanei, che restituiscono la continuità di un legame tra arte, territorio e memoria collettiva.

Le Isole Marchesi: patrimonio UNESCO e custodi di memoria

Le fotografie non mostrano soltanto panorami mozzafiato, ma anche tracce archeologiche, incisioni e testimonianze di una cultura viva, che ancora oggi plasma il quotidiano. Sono immagini che raccontano l’autenticità di un popolo e di un ambiente dove la natura resta protagonista indiscussa.

L’inserimento delle Isole Marchesi tra i patrimoni mondiali UNESCO è un riconoscimento che conferma la centralità di questo arcipelago nel custodire una storia antica e nel proiettare al futuro un’identità fortemente radicata.

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Gauguin, artista e testimone

La presenza delle immagini accanto alle opere pittoriche e letterarie di Gauguin non è soltanto un omaggio estetico. È un dialogo visivo ed emozionale che mette in relazione il passato e il presente: da un lato lo sguardo di un artista europeo che trovò in Polinesia ispirazione e libertà creativa, dall’altro la rappresentazione contemporanea di quelle stesse terre, immortalate con sensibilità fotografica.

Paul Gauguin rimane uno dei più celebri testimoni della bellezza e della complessità delle Isole di Tahiti, ambasciatore involontario di un fascino che, più di un secolo dopo, continua a essere trasmesso attraverso le sue opere e ora si rinnova nelle immagini contemporanee.

Una nuova narrazione di Tahiti

Con questa iniziativa, Tahiti Tourisme ribadisce la volontà di proporre una narrazione diversa della destinazione: non solo paradiso tropicale, ma crocevia di cultura, tradizioni e memorie ancestrali. Partecipare a eventi culturali come la mostra romana significa portare in Europa il racconto autentico di un territorio che vive ancora oggi in equilibrio tra modernità e radici profonde.

Il messaggio è chiaro: visitare le Isole di Tahiti significa incontrare non soltanto bellezze naturali iconiche, ma anche comunità, storie e patrimoni immateriali che continuano a ispirare artisti e viaggiatori di tutto il mondo.

Foto: Shutterstock

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