Dal 1° ottobre, il MAUTO a Torino propone l’allestimento speciale tra cinema, design e arte con Anri Sala e l’iconica auto di Zemeckis.

La DeLorean DMC-12, simbolo di viaggi temporali e sogni pop, torna a rombare al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino con Ritorno al Futuro. Prototypes of Time, mostra che celebra i 40 anni del film di Robert Zemeckis (1985).

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Dal 1° ottobre 2025, l’esposizione curata da Gianluigi Ricuperati esplora il legame tra orologi e automobili – due icone del design di massa – per riflettere sulla percezione accelerata del tempo nell’era digitale. Protagonista è la leggendaria DeLorean del 1981, progettata da Giorgetto Giugiaro, esposta con figurini e lucidi dall’Archivio Italdesign. A completarla, 12 opere della serie Suspended di Anri Sala, che indagano la fluidità tra tempo e spazio, rendendo la mostra un ponte tra cinema, ingegneria e arte contemporanea.

La DeLorean: un’icona che sfida il tempo 

Cuore della mostra non può che essere la DeLorean DMC-12, l’auto che ha reso immortale Ritorno al Futuro, trasformando un veicolo degli anni ’80 in una macchina del tempo. Progettata da Giugiaro per la DeLorean Motor Company, la vettura – con le sue porte a gabbiano e il design futuristico – è esposta al MAUTO insieme a bozzetti, figurini e lucidi originali dall’Archivio Italdesign, che narrano il processo creativo dietro questo capolavoro ingegneristico.

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L’esposizione celebra non solo l’auto, ma il suo ruolo culturale, simbolo di un’epoca in cui il design automobilistico sfiorava la fantascienza. Attraverso questi materiali, i visitatori scoprono come la DeLorean sia diventata un’icona globale, unendo estetica, tecnologia e immaginario cinematografico in un unico flusso temporale.

ANRI SALA Suspended (XIXI), 2025 © Anri Sala, VG Bild-Kunst, Bonn. Courtesy Studio Anri Sala
ANRI SALA Suspended (XIXI), 2025 © Anri Sala, VG Bild-Kunst, Bonn. Courtesy Studio Anri Sala

Altro oggetto al centro della proposta espositiva è l’orologio, con i suoi meccanismi precisi, che esplora la tensione tra eterno e effimero.  Si aggiungono 12 opere della serie Suspended di Anri Sala, uno dei più grandi artisti contemporanei. I disegni digitali dell’albanese, che mettono in relazione tempo e spazio, cronografia e geografia, offrono una riflessione sulla sospensione e la fluidità del tempo. Ma anche sulla relazione tra eidos e cronos, tra tempo e spazio, tra il visibile e l’impalpabile passaggio di ore e minuti.

Immagini da Ufficio Stampa, crediti indicati

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