Svelato a conclusione del ‘Breda Art Festival 2025’ il murale ‘San Pietro delle Periferie’ di Maupal colora la periferia est di Roma.

Il Villaggio Breda, cuore pulsante della periferia est di Roma, si è trasformato in un laboratorio artistico a cielo aperto con la prima edizione del Breda Art Festival. Una manifestazione che, conclusasi 7 luglio con lo svelamento del murale San Pietro delle Periferie di Maupal lascia la sua eredità proprio con questo intervento urbano. Promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura nell’ambito del programma Artes et Iubilaeum – 2025 e finanziata dall’Unione Europea tramite il PNRR – Caput Mundi, la rassegna ha coniugato street art, live painting, fotografia e performance. Strumenti che ancora una volta hanno dimostrato il potere dell’arte come strumento di rigenerazione culturale e sociale.

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Breda Art Festival non è solo un progetto culturale. È una dinamica narrativa che vuole affrontare in profondità i grandi cambiamenti delle città contemporanee”, ha dichiarato il curatore Marco Panella. Il festival ha coinvolto abitanti di ogni età, da famiglie a giovani, trasformando una zona lontana dai circuiti culturali centrali in un’isola felice di partecipazione.

Breda Art Festival

Dal 28 giugno al 7 luglio, il Villaggio Breda, enclave urbana nota per la sua forte identità comunitaria, è diventato un palcoscenico di creatività. “Abbiamo voluto portare bellezza dove spesso non la si cerca: le periferie hanno sete di cultura vera, alta, profonda. E la risposta del Villaggio Breda è stata sorprendente”, afferma il direttore artistico Danilo de’ Cocci. La scommessa di portare arte contemporanea in periferia è stata vinta, dimostrando che questi luoghi non sono margini, ma orizzonti di possibilità.

Il murale di Maupal: un omaggio a Papa Leone XIV

Momento clou del festival è stato lo svelamento del murale San Pietro delle Periferie di Maupal, realizzato nella parrocchia di S. Maria Causa Nostrae Laetitiae. L’opera, dedicata a Papa Leone XIV, è la prima dell’artista romano che ritrae il Santo Padre. Già celebre per il suo Super Pope su Papa Francesco, Maupal utilizza un linguaggio visivo che, come lui stesso spiega, “precede l’alfabeto. Lavora su piani emotivi e cognitivi che permettono una comprensione profonda, empatica, universale”. L’imponente murale, permanente, diventa un simbolo di speranza e identità per il quartiere, celebrando il legame tra spiritualità e comunità.

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Nel complesso, poi, il festival ha puntato sull’interattività, con workshop che hanno coinvolto direttamente gli abitanti. Per esempio, Il basket su tela di Baruz ha introdotto una tecnica pittorica originale, palleggiando su tela con palloni imbevuti di colore. Mentre Sogno urbano di Giusy Guerriero ha guidato i partecipanti nelle tecniche della street art. Maupal stesso ha condotto Quella sagoma ero io!, un’esperienza immersiva in cui le sagome create dai partecipanti sono confluite nel murale finale. Questi laboratori hanno rafforzato il senso di appartenenza, rendendo il Villaggio Breda co-protagonista del festival.

Breda Art Festival

E il weekend conclusivo (5 e 7 luglio) ha trasformato piazza Erasmo Piaggio in un vibrante palcoscenico di live painting. Dodici giovani artisti internazionali, selezionati con la RUFA – Rome University of Fine Arts, hanno dipinto opere ispirate alle storie del quartiere. Le loro creazioni, donate a centri anziani, comitati di quartiere e associazioni locali, sono diventate patrimonio diffuso.

In parallelo, il progetto Photo Attack ha intrecciato fotografia storica e contemporanea, con immagini fornite dagli abitanti e reinterpretate da due giovani artiste, creando un mosaico visivo che celebra la memoria collettiva.

Immagini da Ufficio Stampa

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