Artigiano in Fiera torna a Milano dal 6 al 14 dicembre 2025: 2.800 artigiani da 90 Paesi, tradizioni, design, food e cultura in una delle rassegne più attese dell’anno.
Artigiano in Fiera torna a Milano e celebra un traguardo simbolico. Trent’anni di storie, culture e creatività che hanno trasformato la manifestazione nella più grande vetrina internazionale dedicata all’artigianato. Dal 6 al 14 dicembre 2025, i padiglioni di Fieramilano Rho si animeranno per nove giorni consecutivi, dalle 10 alle 22.30, con ingresso gratuito tramite pass. Un’occasione per riscoprire il valore del “saper fare”, oggi più che mai riconosciuto come patrimonio culturale e umano da preservare.
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L’edizione 2025 sarà tra le più ricche di sempre. Sono attesi, infatti, circa 2.800 artigiani provenienti da 90 Paesi dei cinque continenti, insieme alle eccellenze delle regioni italiane. Un mosaico di tradizioni, visioni creative e imprese che raccontano un settore capace di innovare senza perdere il legame con origini, materiali e territori.
L’Italia in mostra: collettive regionali da Nord a Sud
L’anima italiana della fiera resta centrale, con presenze da ogni regione e una serie di collettive che mostrano la grande diversità del Made in Italy. Dal Sud, spiccano i 230 espositori della Calabria, compresa la collettiva di Reggio Calabria, ospitata quest’anno all’ingresso del Padiglione 6. La Sicilia porta circa 200 imprese con ceramiche, arredi e le sue celebri specialità dolciarie. Grande presenza anche della Sardegna, con oltre 90 realtà tra artigianato tradizionale e produzioni contemporanee.

Dal Centro Italia, le Marche presentano 40 imprese, mentre l’Abruzzo arriva con una collettiva di 60 artigiani tra ceramiche, argenti e produzioni naturali. L’Umbria, con 50 imprese, promuove il progetto UAU dedicato al turismo esperienziale nelle botteghe locali. Il Lazio, tra pelle, ambra e argento, aggiunge anche le sue eccellenze gastronomiche come la porchetta di Ariccia IGP e i vini dei Castelli Romani.
Il Nord conferma le sue presenze più consolidate: la Lombardia guida con oltre 240 imprese, seguita dal Piemonte (80 realtà tra legno, cosmesi e dolci). Il Trentino porta una collettiva di 48 aziende orientate a design e sostenibilità. Il Friuli Venezia Giulia torna con 33 imprese e un allestimento rinnovato, mentre la Valle d’Aosta presenta manufatti in legno, pietra ollare, ferro battuto e prodotti tipici come il Lardo di Arnad DOP.
Un viaggio globale: artigiani da cinque continenti
L’anima internazionale di Artigiano in Fiera 2025 rappresenta uno dei cuori pulsanti dell’iniziativa. L’Africa arriva con numerose delegazioni: spiccano le 76 imprese dell’Algeria, le 80 della Tunisia e la presenza del Marocco con prodotti di cosmesi naturale, pelletteria e street food. Debutta l’Etiopia con il progetto UNIDO dedicato alla formazione artigianale.
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Dall’Asia, l’India porta circa 80 realtà specializzate in pashmine e tessuti, mentre l’Arabia Saudita espone 45 imprese con dimostrazioni dal vivo. Il Vietnam promuove l’artigianato attraverso il programma FAO OCOP, e arrivano in fiera anche artigiani da Cina, Corea del Sud, Iran, Nepal e Uzbekistan, ognuno con produzioni tradizionali e materiali unici.


Dal Vecchio Continente tornano presenze storiche: la Francia con 58 imprese, la Spagna, la Turchia e il Portogallo. Novità 2025 è la Grecia, con prodotti della sua tradizione gastronomica mediterranea. Dal Sud America spicca la Colombia, con circa 40 imprese tra gioielli e caffè di qualità, insieme a produzioni artigianali provenienti da Perù, Cuba e Uruguay.
Tra stand, dimostrazioni dal vivo, degustazioni e percorsi culturali, Artigiano in Fiera rimane un evento unico nel suo genere. Un luogo dove l’artigianato diventa racconto, identità e innovazione. Una celebrazione globale dell’eccellenza creativa che conferma Milano come capitale internazionale del fare, del creare e del conoscere.
Immagini da Ufficio Stampa