A qualche ora dall’inaugurazione, la ‘David’ di Jago esposta a Taormina è stata censurata da Meta. Lo scultore ha deciso di intervenire con del nastro adesivo.

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Neanche il tempo di esporla che sulla ‘David’ di Jago si è abbattuta nuovamente la censura di Meta. L’opera bronzea, esposta al Teatro Antico di Taormina, è stata infatti oscurata su Instagram, suscitando la reazione immediata dell’artista come risposta alla censura dell’arte sul social. Sgradita evidentemente alle linee guida della piattaforma, la scultura – alta 181 cm e posizionata sulle tribune del Teatro Antico – è stata così protagonista di un gesto simbolico.

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Jago ha deciso di coprire l’opera con nastro adesivo, denunciando le limitazioni imposte all’espressione artistica. Tutto questo a poche ore dall’inaugurazione della mostra Gesti Scolpiti che ha attirato oltre mille spettatori In dialogo con la stratificazione culturale di Taormina, l’allestimento presenta, oltre alla ‘David’, altre tre sculture in marmo statuario che ruotano attorno al tema della mano come simbolo di creazione e memoria.

Jago Taormina

In Impronta Animale, la mano si fa reperto. Segno primordiale che richiama le pitture rupestri, rievocando un contatto ancestrale con la terra e con la nostra storia profonda. Memoria, invece, incide un’impronta nella pietra, simbolo di permanenza. E ancora, Prigione mostra una figura che lotta per emergere dal marmo, esprimendo tensione e urgenza di esistenza.

Da ultimo, appunto, la ‘David’ bronzea, ispirata al mito di David e Golia, reinterpreta la figura michelangiolesca in chiave femminile, con fionda e pietra come simboli di coraggio. Realizzata con la tecnica della fusione a cera persa, anticipa una versione monumentale in marmo di Carrara alta oltre 4 metri.

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Durante l’inaugurazione, un talk con il giornalista Domenico Palesse ha visto Jago discutere di arte, attualità e libertà creativa. La stessa che, di fatto, poco dopo si è evidentemente infranta tra gli algoritmi di Meta. Organizzata da Aditus e Civita Sicilia con BAM, l’esposizione resterà aperta fino alla primavera 2026 ed è accessibile con il biglietto d’ingresso al Teatro.

Immagini da Ufficio Stampa

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