Sei nuove sedi, da Aielli a Firenze, trasformano borghi e città in musei digitali senza pareti.

A partire dall’11 ottobre 2025, il progetto MAUA – Museo di Arte Urbana Aumentata si espande in sei nuove sedi nel Centro e Sud Italia. Il progetto si prepara, infatti, a raggiungere anche Aielli (AQ), Cosenza, Diamante (CS),Favara (AG), Firenze e Santa Croce di Magliano (CB). Finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU e gestito dal Ministero della Cultura, MAUA Special Edition porta l’arte urbana in una nuova dimensione- Ridefinendo, allo stesso tempo, la fruizione degli spazi pubblici e rendendo borghi e città protagonisti di un’esperienza artistica immersiva e innovativa.

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Le città coinvolte non sono semplici scenari ma agenti della narrazione, territori vissuti che diventano parte integrante del racconto artistico”. Così Joris Jaccarino di Bepart, la cooperativa sociale che ha ideato il progetto. Nato nel 2017 a Milano, MAUA ha rivoluzionato il concetto di museo, trasformando le strade in gallerie a cielo aperto.

MAUA _ Santa Croce, Street artist Camilla Falsini_AR-Frascesco Cirilli
MAUA, Santa Croce, Street artist Camilla Falsini, AR Frascesco Cirilli

Così, dopo il successo nelle città di Palermo, Milano, Torino, Brescia e Waterford (Irlanda), il lavoro approda ora in contesti più rurali e borghi a forte vocazione artistica. Con l’obiettivo di coinvolgere comunità locali e giovani creativi. Attraverso l’app Bepart – the Public Imagination Movement, disponibile gratuitamente per smartphone e tablet, i visitatori diventano esploratori urbani. È possibile, infatti, inquadrare i murales e vederli animarsi in tempo reale con suoni, testi e immagini in movimento. Ogni opera diventa un portale narrativo che amplifica il significato del murales fisico, offrendo nuove prospet

Sei territori, sei racconti

Le nuove sedi di MAUA rappresentano un mosaico di storie e identità locali, unite dal linguaggio universale della street art e della tecnologia. 

  • Aielli (AQ): il borgo abruzzese, noto per il legame con l’astronomia e i suoi murales, si arricchisce di opere digitali create da giovani artisti, che reinterpretano il patrimonio artistico locale attraverso la realtà aumentata. 
  • Cosenza: insieme Rogliano e Santa Maria del Cedro, la città calabrese trasforma i suoi murales, già simbolo di rigenerazione urbana, in portali digitali tra memoria e partecipazione comunitaria.

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  • Diamante (CS): con i suoi 400 murales, il borgo simbolo dell’arte muraria mediterranea diventa un museo aumentato, dove la tradizione della street art incontra l’innovazione digitale.
  • Favara (AG): centro siciliano di rigenerazione culturale, Favara si conferma un hub creativo. Con murales che si animano per narrare la sua vocazione artistica e comunitaria. 
  • Firenze: in una città iconica come Firenze, MAUA introduce una nuova narrazione, utilizzando la realtà aumentata per risignificare gli spazi urbani. E offrire uno sguardo contemporaneo sulla sua storia stratificata.
  • Santa Croce di Magliano (CB): le strade del borgo molisano, animate da oltre 40 murales del Premio Antonio Giordano, prendono vita grazie al lavoro di 30 artisti digitali italiani, che trasformano l’arte urbana in esperienze immersive.
MAUA _ Cosenza e dintorni_ Street artist Vesod_AR-Fabrizio Infusino
MAUA, Cosenza e dintorni – Street artist Vesod – ARFabrizio Infusino

Alla base di MAUA c’è un metodo curatoriale partecipativo che coinvolge studenti, artisti digitali, associazioni e realtà locali. I partecipanti, formati in ambiti come fotografia, animazione 2D/3D, scrittura creativa e curatela artistica, contribuiscono infatti con lavori che sono a tutti gli effetti testimonianze di un vissuto collettivo. Con oltre 340 opere aumentate e il coinvolgimento di più di 450 artisti, MAUA si configura come un’infrastruttura culturale decentralizzata, capace di generare valore sociale e immaginario condiviso.

Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: MAUA, Diamante Street artist Baruch Kadmon, AR-Elisabetta Giordano

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