Insieme a Dardust e alla stessa Madame, Estremo è il produttore del brano ‘Voce’. Ci siamo fatti raccontare com’è nato il brano sanremese.

loading

Voce di Madame – brano in gara al Festival di Sanremo 2021 – porta la firma di Dardust e quella di Enrico Botta, in arte Estremo. Classe 1997, Enrico è un dj e produttore: con Madame ha già collaborato per il singolo La promessa dell’anno (2019), ma il suo cv – tra le altre cose – vanta anche la produzione di Wild Bandana – singolo di Izi con i beat di Tedua e Vaz Tè – e di Omai, singolo di IRBIS 37 featuring Lil Jolie.

LEGGI ANCHE: Madame: «Seguo la mia strada, e non ho paura del giudizio degli altri»

«Ho conosciuto Madame dopo Sciccherie, quando colpito dal palese talento di Francesca ho deciso di scriverle chiedendole di poterle inviare alcune produzioni. – ci racconta Estremo – Così è iniziata la nostra collaborazione».

«Il sodalizio con Madame è nato un po’ per caso, un po’ per stima reciproca e si è evoluto in tutto questo. È stata sicuramente un’emozione incredibile e fatico a descrivere cosa provavo ascoltando il brano a Sanremo. Mi dispiace non essere riuscito a presenziare. Sentire un pezzo orchestrato capita poche volte».

Estremo ci racconta di essere al lavoro su vari progetti (che non vuole spoilerare) e di aver lavorato con Dardust a distanza, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

Estremo e Voce di Madame: la collaborazione con Dardust

«Dardust è una figura interessante, sia come strumentista che come produttore. – ci dice – Ha dei progetti molto interessanti sia da solista che con altri artisti. Ci siamo incontrati una sola volta per definire gli ultimi aspetti di Voce. Poi ci siamo sentiti al telefono».

Voce di fatto – ci dice il producer – è nata da un’idea pura. «Nel momento in cui produco non so come sarà l’effettiva svolta delle mie produzioni. – aggiunge – In altri casi mi concentro di più sull’idea. Ho lavorato tanto per creare un mio stile, nonostante poi venga declinato in base all’artista o alla tipologia di brano. Cerco sempre di dare il mio contributo e il tocco sonoro che può essere considerato la mia firma».

E della scena dei producer italiani cosa ne pensa? «Da un lato penso che ci sia ancora necessità di dare il giusto spazio mediatico ai produttori, che considero facciano una parte sostanziale delle canzoni. – ci risponde – Aall’altro son felice che artisti come MACE o Dardust in primis siano riusciti a dare il loro contributo in prima persona».