‘Mostre, fumetti e satira: al via il festival ‘Dallo Sciamano allo Showman 2025, tra arte rupestre e memoria civile in Valle Camonica.
Dal 3 agosto all’11 ottobre 2025 torna Dallo Sciamano allo Showman, uno dei festival più originali del panorama culturale italiano, capace di intrecciare arte, satira, fumetto, memoria e musica d’autore in uno scenario profondamente simbolico: la Valle Camonica, primo sito UNESCO italiano per le sue incisioni rupestri.
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Nato da un’idea di Nini Maria Giacomelli e Bibi Bertelli, il festival prende il nome da un gioco linguistico – lo Shomano – che fonde sciamano e showman, richiamando la tensione tra radici arcaiche e comunicazione contemporanea. Proprio in questo cortocircuito creativo si inserisce la proposta artistica dell’edizione 2025, fortemente centrata sul segno, sia esso tracciato nella pietra o su una tavola a fumetti.

Fumetto e satira in dialogo con i pitoti
Cuore della proposta visiva di quest’anno è il Premio Nazionale Sergio Staino – Pitoon, in programma il 10 e 11 ottobre a Breno, dedicato al grande maestro del disegno satirico italiano. A partire dal suo personaggio simbolo, Bobo, il Premio sviluppa un vero e proprio cantiere del segno contemporaneo: mostre, incontri e produzioni artistiche che rielaborano le incisioni rupestri camune in chiave pop e civile.
Il programma del 10 ottobre
ll 10 ottobre si parte subito (alle ore 10.00 presso il Palazzo della Cultura) con una masterclass rivolta alle scuole. In programma la presentazione del fumetto Dago in Valle Camonica con la partecipazione dello sceneggiatore Michele Assante del Leccese, seguita dalla proiezione del film d’animazione Un perro llamado dolor del grande artista spagnolo Luis Eduardo Aute, introdotto da Sergio Secondiano Sacchi. Nel corso della mattinata, le classi avranno inoltre accesso in anteprima alle mostre allestite per il Premio.
Nel pomeriggio, alle 15.30, si terrà una visita guidata alle incisioni rupestri della Valle Camonica, patrimonio dell’umanità e radice simbolica di tutto il progetto. La sera del 10 ottobre, alle ore 21.00, il Teatro delle Ali di Breno ospiterà la cerimonia ufficiale di premiazione della seconda edizione del Premio Sergio Staino – Pitoon. Nel corso della serata verrà presentato anche il CD Monsieur le Président, un progetto musicale a cura di Sergio Secondiano Sacchi. Si tratta di canzoni scritte espressamente per Staino o che, comunque, con lui hanno una strettissima relazione. A seguire il concerto della Scraps Orchestra.
11 ottobre: convegni e interventi
L’11 ottobre, sempre a Breno, alle ore 10.00 prenderà il via al Palazzo della Cultura il convegno intitolato Una matita nello stagno. Questo momento di riflessione corale si propone di esplorare, con leggerezza ma anche profondità, i legami che uniscono fumetto, satira, musica e politica, partendo dall’importante stagione culturale vissuta tra la fine degli anni ’70 e le esperienze delle riviste Tango e Cuore. A guidare il confronto sarà il giornalista Bruno Luverà.
A seguire una serie di interventi di rilievo, tra cui quello di Sergio Secondiano Sacchi, che parlerà di Bobo, anche lei canta?, e Paolo Hendel, che porterà la sua testimonianza con Sergio Staino, un anarchico riformista, ateo suo malgrado. Non mancheranno contributi da Vincenzo Mollica, Bruna Pinasco Staino, Luca Bottura e Simona Binni. Joshua Held approfondirà invece i personaggi di Bobo, Woody, Jean-Marc, Clarie e gli altri, mentre Bruno Luverà parlerà de I due eretici indigesti Staino e Camilleri.
Le mostre
Alle ore 11.45 si terrà l’inaugurazione ufficiale delle mostre del Premio Staino – Pitoon 2025 presso le sale espositive del Palazzo della Cultura. Le esposizioni, intitolate BOBO E LA VALLE DEI SEGNI – anno secondo – Boh, Bobo!, presenteranno una varietà di temi e autori: Satyricon Valley di Ellekappa, Sono solo nuvolette? con i disegni di Staino realizzati per il Club Tenco, Caro Sergio…, una raccolta di tavole tributo disegnate da fumettisti contemporanei, e Copertine d’autore – La poesia e il canto, una selezione di cover illustrate da grandi disegnatori a cura di Fernando González Lucini. Infine, ci sarà la sezione Stra(i)no, dedicata alle autoproduzioni ispirate a Bobo e ai segni preistorici camuni.
Nel pomeriggio, alle ore 15.00, è prevista una nuova visita guidata alle incisioni rupestri, per proseguire sulle orme del legame profondo tra la tradizione simbolica della Valle dei Segni e la creatività contemporanea. La mostra rimarrà aperta dall’11 al 18 ottobre, dal lunedì al sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Il Premio Sergio Staino – Pitoon sarà protagonista anche a Roma, dal 20 febbraio al 3 marzo 2026, con la mostra Bobo e la Valle dei Segni, ospitata nella Galleria La Pigna di Palazzo Maffei Marescotti (via della Pigna 13). L’inaugurazione si terrà venerdì 20 febbraio e sarà accompagnata dal concerto/spettacolo Un tango per Bobo, con la partecipazione di Guido Baldoni, Alessio Lega e Michele Staino. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 03 marzo 2026, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Un segno che include: fumetto e accessibilità
Il Premio propone anche un percorso sull’inclusività nel linguaggio del fumetto, con ospiti come Beatrice Tassone, ambassador delle politiche inclusive di Coop Lombardia, la giornalista Silvia Amodio, lo sceneggiatore Marco Madoglio e le illustratrici di Saresonde. Il fumetto viene esplorato come linguaggio universale, accessibile, in grado di raccontare esperienze personali e collettive anche a partire dalla disabilità e dall’emarginazione. Un esempio: il progetto Essere Bea, che unisce illustrazione, graphic journalism e testimonianza sociale.

Il segno di Giorgio Tura: satira e incisioni rupestri
Dal 7 al 17 settembre, al Museo della Riserva delle Incisioni Rupestri di Nadro di Ceto, sarà visitabile la mostra Kamún e Pitot. L’esposizione presenta i disegni umoristici di Giorgio Tura ispirati alle antiche incisioni camune. Il tratto sarcastico e pungente dell’autore incontra i simboli millenari della Valle dei Segni, rivelando la potenza narrativa del segno come ponte tra passato e presente. Una mostra che fa sorridere, ma anche riflettere, giocando con l’archeologia e la contemporaneità.
Dallo Sciamano allo Showman 2025, il gran finale: tra musica e memoria
Accanto a mostre e incontri, il festival propone un ricco calendario musicale. Tra i concerti da non perdere:
- Davide Van De Sfroos e Andrea Mirò in Fantasie di un poeta rock (10 agosto)
- Casadilego, Patrizia Laquidara, Erica Mou, Amara, Fabrizio Emigli
- il concerto di chiusura di Michele Gazich e Giovanna Famulari (19 settembre)
- e l’evento a pagamento di Davide Van De Sfroos l’11 ottobre a Darfo Boario Terme.
La musica, da sempre anima viva dello Shomano, accompagna anche la cerimonia del Premio con la Scraps Orchestra, il CD tributo Monsieur le Président e gli interventi del cantautore catalano Joan Isaac.
Per info: www.premiostaino-pitoon.it – www.shomano.it