‘L’Arca’ di Ivan Tresoldi per EMERGENCY: un’opera fatta di parole, memorie e resistenza

Sono iniziati a Milano i lavori per L’Arca, la nuova installazione permanente di Ivan Tresoldi per EMERGENCY, destinata a trasformare il giardino di Casa EMERGENCY a Milano in un luogo di memoria e partecipazione civile. L’opera, che prenderà forma nel corso di un mese e sarà inaugurata il 14 dicembre, nasce come un gesto collettivo: una mappa di parole che raccontano il nostro tempo attraverso la voce di centinaia di persone.

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Il progetto trae ispirazione dal pensiero di Gino Strada, che ha sempre indicato nella responsabilità individuale e nella solidarietà la via per un mondo più giusto. Per questo EMERGENCY e Tresoldi hanno chiesto a cittadini, volontari, studenti e membri della comunità di condividere una parola – di speranza o di sconforto, di rabbia o di immaginazione – capace di rappresentare lo stato presente e la volontà di non rimanere spettatori.

L’Arca di Ivan Tresoldi per EMERGENCY: un’opera partecipata

Alla base di tutto c’è un passaggio di Strada, che diventa il cuore etico e visivo dell’opera: «Non è troppo tardi per andare in una direzione più giusta… Non è troppo tardi per far sentire la nostra voce di cittadini del mondo». Da questo nucleo nasce un lavoro corale che usa la parola come strumento di resistenza e di riconoscimento reciproco.

«L’Arca è un’opera che parla alla coscienza collettiva, usando la parola come gesto di resistenza e di cura. È un invito ad ascoltare e a riconoscersi parte di un’unica umanità, proprio come ricordava Gino Strada. – dichiara l’artista Ivan Tresoldi – Quest’opera racconta che ognuno di noi da solo non vale nulla: è l’arte che si fa politica, responsabilità, autorialità che si dissolve nelle istanze di una moltitudine, che diventa il vero autore dell’opera».

Materiali, simboli e memorie

Le 300 parole raccolte saranno scritte su sottili listelli di legno ricavati da barconi che hanno attraversato il Mediterraneo: frammenti impregnati di viaggi, ferite, speranze. Ogni scheggia accoglie una storia, e tutte insieme formano un grande mosaico civile che trasformerà la parete di Casa EMERGENCY in un luogo di ascolto e testimonianza.

Il progetto si inserisce nel secondo anno della campagna R1PUD1A, che invita cittadini e cittadine a schierarsi contro la guerra richiamando l’articolo 11 della Costituzione. Da oltre trent’anni EMERGENCY opera per una cultura di pace e garantisce cure medico-chirurgiche gratuite nei territori colpiti dai conflitti. Oggi è attiva in nove Paesi, tra cui Sudan, Ucraina e Striscia di Gaza, ribadendo ancora una volta che il 90% delle vittime di guerra sono civili.

L’Arca diventa così un luogo di coscienza condivisa: un’opera che unisce arte, memoria e responsabilità collettiva, e che riafferma il messaggio più urgente dell’organizzazione fondata da Gino Strada.