Michelangelo Pistoletto presenta il ‘Terzo Paradiso’ a Forever Is Now 2025: un dialogo tra arte, storia e futuro davanti alle Piramidi.

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Tra le Piramidi di Giza arriva un nuovo, potente dialogo tra arte contemporanea e memoria millenaria: è qui che Cittadellarte e Michelangelo Pistoletto presentano un’installazione dedicata al Terzo Paradiso, all’interno della quinta edizione di Art d’Égypte Forever Is Now, la grande mostra internazionale ospitata nel contesto del sito UNESCO.

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La manifestazione riunisce artisti da tutto il mondo, invitati a reinterpretare l’eredità simbolica e culturale delle Piramidi attraverso pratiche contemporanee. Accanto ai monumenti di 4500 anni fa e sull’altopiano circostante, le opere danno forma a un confronto tra storia e presente, riflettendo sul lascito, sulla resistenza e sul desiderio umano di immortalità.

Il Terzo Paradiso di Pistoletto alle Piramidi

Il progetto di Michelangelo Pistoletto mette in relazione due idee di eternità: le Piramidi, testimoni dell’antichità, e il Terzo Paradiso, simbolo di rigenerazione e armonia tra natura e artificio. Il segno, nato dalla rielaborazione dell’infinito matematico con l’aggiunta di un cerchio centrale, rappresenta la fusione tra mondo naturale e mondo creato dall’uomo attraverso arte, scienza e tecnologia.

Pistoletto definisce l’opera «collettiva», un invito alla responsabilità individuale nella riconciliazione tra umanità e pianeta.

«Le piramidi sono la base, l’origine di tutta la nostra storia – spiega Michelangelo Pistoletto – che passa attraverso l’antica Roma e la Grecia e si collega persino alle questioni più urgenti del presente: il bisogno umano di guardare verso il cielo, di raggiungerlo come traguardo, pur restando radicato profondamente nella terra. Le piramidi rappresentano il desiderio di sopravvivenza dell’essere umano in termini di immortalità che diventa poi l’icona specchiante che ho creato».

«L’arte – continua – assume così una dimensione che trascende il tempo e oggi rinasce attraverso la formula trinamica del Terzo Paradiso, che conduce alla terza fase dell’umanità. Una fase che trae conclusioni da tutto ciò che è accaduto finora per poter ricominciare. Abbiamo il passato da un lato, in uno dei cerchi della Trinamica. Il futuro è nel cerchio opposto e la nostra condizione presente al centro, che raccoglie tutto il passato per trasformarlo in futuro e, allo stesso tempo, riconnettere il futuro al passato. Ecco perché è così importante oggi avere il simbolo trinario della creazione collocato proprio di fronte alle piramidi: per riconnetterci con la storia e proiettarci nel futuro».

Un progetto globale tra formazione, società e sostenibilità

Nato nel 2003, il Terzo Paradiso è oggi il fulcro di una rete internazionale di oltre 300 Ambasciatori promossa da Fondazione Pistoletto Cittadellarte, impegnata da più di venticinque anni a connettere arte e società in chiave responsabile e sostenibile.

Dallo stesso spirito nasce Accademia UNIDEE, la scuola di arte e cambiamento sociale con sede a Biella, che consolida ora il proprio legame con l’Egitto attraverso una nuova collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura del Cairo.

In occasione di Forever Is Now, Accademia UNIDEE e l’Istituto Italiano di Cultura hanno assegnato due borse di studio rivolte a giovani artisti egiziani. I vincitori – Mohamed Ahmed Hassan Shoeb (Arte Contemporanea) e Rawan Emad Omar Elfarouk Mohamed Soliman (Moda Sostenibile) – sono stati selezionati per la loro capacità di incarnare i valori di Pistoletto e Cittadellarte: creatività come motore di cambiamento sociale e sostenibilità come fondamento etico.

Le parole di Paolo Naldini

Paolo Naldini, direttore di Fondazione Pistoletto Cittadellarte, sottolinea: «Le pietre delle piramidi di Giza, dell’opera di Pistoletto e di tutti i monumenti della storia stanno davanti alle vicende umane come testimoni silenziosi: il tempo lascia su di loro segni secolo dopo secolo come geroglifici su una pelle estesa che l’umanità traccia e lascia dietro di sé per le generazioni a venire. Il futuro è già ora, costruito dalle nostre opere».

«Le pietre – continua – raccontano al domani le storie di oggi incorporate nel loro silenzio. Storie di faraoni e di lavoratori, di vita nell’al di là e qui sulla terra, di architetture per unire la terra al cielo e ogni altra opposizione, di artisti e cercatori di verità, di povera gente e di principi. Il cielo e il deserto, qui a Giza, si riflettono l’uno nell’altro. E, nel centro di un cerchio di pietre, uno specchio accoglie ogni passante, per un istante, nell’abbraccio della storia che divora l’universo. Qui si svela il grande vuoto senza più nessuna guerra perché ogni popolo e ogni persona vi trovano incondizionatamente spazio per vivere e morire insieme. Il monumento ammonisce e mostra. Noi sapremo capire?».

Una riflessione collettiva tra memoria e futuro

In un presente segnato da instabilità e trasformazioni globali, Forever Is Now trova ispirazione nelle credenze egizie legate a trascendenza, speranza e continuità. La mostra invita a interrogare la storia per comprendere il futuro. In ciò, il Terzo Paradiso si configura come simbolo contemporaneo di immortalità, un invito a immaginare un nuovo inizio.

La quinta edizione di Forever Is Now sarà aperta al pubblico dall’11 novembre al 6 dicembre 2025. Tra sabbia e cielo, il linguaggio dell’arte rinnova a Giza il legame eterno tra creatività umana e memoria universale.

Foto: Cittadellarte

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