La scultura del 1872, donata dalla Famiglia Medici di Marignano, impreziosisce la Cripta del Famedio con il suo messaggio di giustizia e indipendenza.

Dallo scorso 14 agosto, la Cripta del Famedio al Cimitero Monumentale di Milano accoglie un ritorno straordinario: la statua in marmo La Libertà di Vincenzo Vela, un’opera iconica del 1872 che torna alle sue origini grazie alla generosa donazione della Famiglia Medici di Marignano. Dopo anni di conservazione presso la Cascina Conigo di Noviglio, l’opera del celebre scultore ticinese ritrova, infatti, il suo posto in uno dei luoghi più suggestivi della città, arricchendo il patrimonio di quello che è considerato un vero museo a cielo aperto.

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Simbolo di libertà e memoria realizzata da Vincenzo Vela 1820-1891), scultore realista formatosi all’Accademia di Brera, La Libertà rappresenta una figura femminile che incarna i valori di giustizia e indipendenza. La donna, dai lunghi capelli mossi che scendono sulla schiena, srotola una pergamena rivolta allo spettatore, mentre una fascia sul suo vestito drappeggiato reca l’iscrizione che dà il nome all’opera.

Sul basamento, i bassorilievi raffigurano i fratelli Giacomo e Filippo Ciani, patrioti risorgimentali legati a Giuseppe Mazzini, inizialmente sepolti proprio al Monumentale. Attivo a Milano come ritrattista e scultore funerario per le famiglie aristocratiche, Vela infuse in quest’opera il suo impegno per gli ideali di libertà e giustizia sociale.

La Libertà di Vincenzo Vela
Foto da Ufficio Stampa

La statua, già celebre per il bozzetto in gesso conservato al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, si distingue per la sua forza espressiva e il suo legame con la storia risorgimentale. Caratteristiche che la rendono potente simbolo di memoria storica.

Il ritorno al Monumentale

La restituzione dell’opera al Cimitero Monumentale è un evento di grande rilevanza, come ha sottolineato l’assessora ai Servizi civici Gaia Romani. “Restituiamo alla città di Milano un’opera dal grande valore artistico e simbolico. – dichiara – Una figura femminile che incarna, col suo sguardo fiero, i valori di libertà, lotta all’indipendenza e giustizia sociale. Il patrimonio di quello che da tutti è riconosciuto come un vero e proprio museo a cielo aperto, si arricchisce ancora di più grazie alla generosità di privati cittadini, a cui l’Amministrazione esprime il suo ringraziamento”.

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Un intervento, questo, che si inserisce nel solco della valorizzazione di un luogo davvero unico, dove ci impegniamo a far convivere due dimensioni, quella privata del ricordo e quella pubblica della memoria storica”, conclude.

Il posizionamento della scultura nella Cripta del Famedio è stato realizzato con la sofisticata tecnica del ghiaccio, un metodo ingegneristico che utilizza l’acqua ghiacciata come supporto temporaneo per collocare con precisione blocchi pesanti. Questo approccio, oltre a garantire un’installazione impeccabile, testimonia l’attenzione dedicata alla conservazione di un’opera così preziosa.

Nei prossimi mesi, poi, il Comune di Milano avvierà un progetto di restauro dell’opera, affidato alla Scuola di Restauro dell’Accademia di Brera. Questo intervento non solo preserverà la bellezza della statua, ma ne garantirà la fruizione per le generazioni future, consolidando il legame tra l’arte di Vela e la città che lo ha visto protagonista.

Il Cimitero Monumentale, con la sua architettura e le sue opere d’arte, è da sempre un luogo dove si intrecciano memoria personale e collettiva. L’arrivo de La Libertà arricchisce questo spazio unico, invitando i visitatori a riflettere sui valori universali che l’opera incarna.

Foto da Ufficio Stampa

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