Nuova apertura per il Museo della Grande Guerra a Gorizia che rinnova i suoi spazi in occasione di ‘GO! 2025’ nel segno dell’accessibilità.
Nell’ambito di GO! 2025 – il programma che celebra Nova Gorica e Gorizia come Capitale Europea della Cultura – il Museo della Grande Guerra di Gorizia ha riaperto il 17 luglio con un nuovo allestimento, dopo importanti lavori di riqualificazione. Situato nella storica sede dei Musei Provinciali di Borgo Castello, gestiti da Erpac FVG dal 2016, il museo si presenta come un “Museo per l’Europa”, in linea con l’esprit transfrontaliero di GO! 2025.
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La curatela di Alessandra Martina e Lucio Fabi ha, infatti, rinnovato il percorso che invita a scoprire la quotidianità della Prima Guerra Mondiale attraverso oggetti, documenti e tecnologie innovative. Con un’attenzione particolare all’inclusività e alla memoria.
Un viaggio nella storia
Inaugurato nel 1990 sotto la direzione di Maria Masau Dan, il Museo della Grande Guerra si distinse per il suo approccio innovativo, concentrandosi sulla vita quotidiana di soldati e civili. Il nuovo allestimento, distribuito in dieci sale tematiche, amplia questa visione. E accompagna i visitatori attraverso uniformi, equipaggiamenti, armi, munizioni, fotografie e documenti. Tracce che raccontano il fronte italo-austriaco e l’esperienza dei civili a Gorizia, città in prima linea per trenta mesi.

La narrazione si apre con un video introduttivo nella prima sala, dedicata al Goriziano prebellico e al 1914, che trasporta dall’atmosfera della Belle Époque alla durezza del conflitto. Un diorama del campo di battaglia, arricchito da integrazioni multimediali di Ikon, rende l’esperienza immersiva, mentre un tavolo multimediale descrive le distruzioni subite dalla città.
Interessante, poi, l’ultima sala che introduce una sezione dedicata alla memoria della Grande Guerra, con un focus sui monumenti e sacrari postbellici. Questo tema, già esplorato da Erpac nella mostra del 2024, sarà approfondito anche in occasione di conferenze e iniziative culturali nei prossimi mesi.
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La riqualificazione per un museo più accessibile
Grazie al nuovo allestimento, il museo diventa ancora più accessibile con pedane, rampe, ascensori e servoscala che garantiscono la fruizione a tutti i pubblici. Nuovi accessi, percorsi interni e un impianto illuminotecnico migliorano l’esperienza motoria e visiva, mentre sistemi di videosorveglianza, antintrusione e antincendio assicurano sicurezza.

I testi descrittivi, in italiano, sloveno e inglese, seguono le linee guida del MIC per una comunicazione chiara e accessibile. I lavori di riqualificazione hanno coinvolto anche il Museo della Moda e delle Arti Applicate e Casa Morassi, richiedendo un investimento di oltre 2,5 milioni di euro. Proprio durante gli scavi per un ascensore esterno e una rampa nel giardino di Borgo Castello sono venuti alla luce reperti archeologici, ora al vaglio della Soprintendenza, destinati ad arricchire il patrimonio storico del territorio.
Immagini da Ufficio Stampa