Un nuovissimo studio sul dipinto di Vermeer ‘The Little Street’ svela alcuni dettagli inediti raccolti in un volume a stampa del Rijksmuseum.

Trova le differenze. Potrebbe essere questo il titolo alternativo della ricerca che il Rijksmuseum di Amsterdam ha condotto su Vermeer, evidenziando alcuni dettagli inediti nelle pennellate del maestro. Johannes Vermeer, maestro della luce e della quotidianità olandese, continua infatti a sorprendere. Il nuovo studio, pubblicato nel libro Closer to Vermeer: New Research on the Painter and His Art rivela dettagli inediti su The Little Street (c. 1658–1659), uno dei capolavori del pittore.

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Cosa è emerso? Inizialmente, la porta della casa al centro del dipinto era chiusa, e la figura femminile seduta nel vano d’ingresso era una copia speculare di quella originariamente collocata all’entrata del vicolo a sinistra. Questi dettagli, insieme ad altre scoperte su 30 dei 37 dipinti attribuiti a Vermeer, offrono uno sguardo senza precedenti sul suo processo creativo.

 “Aprendo letteralmente la porta, Vermeer rende la scena accessibile allo spettatore. Queste e le molte altre nuove scoperte nel libro dipingono il ritratto di un artista dedicato, costantemente impegnato a perfezionare i suoi dipinti”, dichiara Pieter Roelofs, Responsabile delle Belle Arti al Rijksmuseum.

Johannes Vermeer, View of Houses in Delft, Known as ‘The Little Street’, c. 1658–1659. Gift of H.W.A. Deterding, London
Johannes Vermeer, View of Houses in Delft, Known as The Little Street, c. 1658–1659. Gift of H.W.A. Deterding, London

Nuove prospettive sul genio di Vermeer

La ricerca, condotta da un team di scienziati, conservatori e curatori, ha utilizzato tecniche avanzate per analizzare i dipinti di Vermeer. Strumenti che hanno permesso di rilevare modifiche che vanno da correzioni sottili a cambiamenti radicali nella composizione e nel significato. In The Little Street, oltre alla porta chiusa, Vermeer aggiunse una persiana rossa a destra e bambini che giocano sulla soglia, trasformando la scena in un’immagine più viva e accogliente.

Altre opere, poi, mostrano interventi altrettanto significativi: in The Milkmaid, per esempio, Vermeer eliminò un porta-brocche e un cesto per il fuoco. Mentre in Diana and her Nymphs (Mauritshuis) dipinse inizialmente una faretra ornata accanto alla dea Diana, simile a quella in Girl Reading a Letter at an Open Window (Dresda).

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Le scoperte tecniche, poi, rivelano l’evoluzione del metodo di Vermeer. In Officer and Laughing Girl (The Frick Collection), il cappello dell’ufficiale era originariamente decorato con piume colorate, poi rimosse per un effetto più sobrio. In Allegory of the Catholic Faith (Metropolitan Museum), il libro aperto è stato identificato come la terza edizione del 1640 di The Life of Hugo di Pedro de Ribadeneira e Heribert Rosweyde, con la pagina esatta riconoscibile.

L’uso dei pigmenti blu e verdi, analizzato in dettaglio, suggerisce anche una possibile revisione della cronologia delle opere, mostrando come Vermeer abbia affinato la sua tavolozza nel corso della carriera. Ma le analisi non si limitano alle tele. Nuovi documenti d’archivio hanno gettato luce sulla vita personale di Vermeer e sui suoi rapporti con i committenti.

Digital visualisation of the possible initial composition of The-Little Street. F. Gabrieli, A. Krekeler, A. van Loon, I. Verslype Rijksmuseum
Digital visualisation of the possible initial composition of The-Little Street. F. Gabrieli, A. Krekeler, A. van Loon, I. Verslype Rijksmuseum

Per esempio, Un documento con la sua firma dimostra che agiva come rappresentante per la famiglia Thins-Bolnes, gestendo le loro terre a Oud-Beijerland. Inoltre, due atti inediti indicano che Maria de Knuijt, e non il marito, fu la principale mecenate di Vermeer, sostenendo attivamente la sua produzione artistica. Questi dettagli arricchiscono la comprensione del contesto in cui Vermeer operava, mostrando un artista profondamente inserito nelle dinamiche sociali del suo tempo.

Il libro Closer to Vermeer unisce queste scoperte in un racconto che celebra la dedizione di Vermeer alla perfezione. La collaborazione tra istituzioni internazionali ha permesso di combinare analisi scientifiche, come imaging non invasivo, con studi archivistici, offrendo una visione olistica del pittore. Dalle modifiche compositive alla scelta dei materiali, ogni dettaglio rivela un artista che sperimentava incessantemente, trasformando scene quotidiane in capolavori senza tempo.

Immagini da Ufficio Stampa

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