Dal 17 al 20 maggio 2025, Noto (SR) ospita la prima Fuori Infiorata, evento satellite dell’Infiorata che amplia il dialogo tra arte contemporanea, patrimonio barocco e partecipazione collettiva. Inserita nel cartellone ufficiale, la manifestazione si ispira al modello del Fuorisalone di Milano, trasformando la città barocca in un laboratorio culturale.
Diretto da Alessia Montani e Luigi Grasso, fondatori del Parco dell’Anima e del Consorzio AVASIM-MAMA.ART, e curato da Andrea Guastella, l’evento si snoda tra dimore storiche, atelier, campagne e lidi, coinvolgendo artisti, artigiani e designer. Luoghi come Palazzo Trigona di Canicarao, la Loggia del Mercato, le Cantine Barone Sergio e il Lido di Noto aprono eccezionalmente, estendendo il progetto al Val di Noto.


A guidare le opere è il tema La Pace si fa Arte: l’Infiorata che Unisce, la speranza oltre le frontiere, con un focus sulla pace e la solidarietà. Michelangelo Pistoletto, candidato al Premio Nobel per la Pace 2025, presenta La Colomba della Pace 2015-2023 a Largo Rattazzi, ribattezzato Piazza della Pace e della Solidarietà. L’opera, che intreccia il Terzo Paradiso con simboli come la colomba e la bandiera arcobaleno, promuove la “pace preventiva” contro la guerra. Realizzata dai maestri infioratori di Associazione CulturArte Noto, è introdotta da Alessia Montani, Ambasciatrice del Terzo Paradiso.
Artisti e opere site-specific
La Fuori Infiorata si prepara a ospitare scultori di fama internazionale. Tra loro Fulvio Merolli con Fenice a Piazza Municipio, simbolo della rinascita di Noto post-terremoto. Alessia Forconi con Penelope, una scultura di edera rossa a Largo Landolina. Filippo Tincolini con Spaceman Shine, due astronauti floreali come mascotte dell’evento.
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E ancora, Davide Bramante espone Compagni di strada – Ritratti di gratitudine alla Loggia del Mercato, celebrando il legame tra uomo e animali. Francesco Palazzolo e Toni Campo trasformano, invece, Loreto Interni con un’installazione di porte e finestre per la pace, mentre Andrea Parisio crea un’opera tra i vigneti delle Cantine Barone Sergio.
Al Parco dell’Anima, tra ulivi e mandorli, spiccano opere permanenti di Chicco Margaroli, Titti Garelli, Domenico Pellegrino e altri, affiancate da Queen of the Jellyfishes di Rosa Mundi, reduce da esposizioni al Colosseo e a Osaka. A Palazzo Trigona, invece, la mostra Neppure con un fiore omaggia Mariannina Coffa, poetessa netina e pioniera dei diritti delle donne, con opere di Salvo Barone (La donna è nobile), Gianluca Balocco Moor (Judith of Flowers) e artisti come Salvatore Anelli e Eleonora Rossi.
L’opera di Michelangelo Pistoletto per la 46° edizione di Infiorata Noto 2025
Titolo Opera: #preventivepeace
Autore/i: Michelangelo Pistoletto
Infioratore/i: Associazione CulturArte Noto
“Oggi si sente sempre più spesso parlare di guerra preventiva, vale a dire della necessità di sconfiggere un nemico prima che questi attacchi noi”, spiega Andrea Guastella. “L’installazione #preventivepeacedi Michelangelo Pistoletto parla piuttosto di Pace. Una pace che va fatta prima di compiere ogni azione, il cui unico presupposto è la legge dell’amore.
Suo simbolo è la bandiera arcobaleno con al centro, in omaggio alla paloma di Picasso, una colomba bianca che porta in bocca, anziché un ramo d’ulivo, l’icona del Terzo Paradiso. Due cerchi allineati e contigui agli estremi di un terzo cerchio, più grande, che rivisita il segno matematico dell’infinito.
I due cerchi opposti incarnano natura e artificio, quello centrale è la sintesi dei due e rappresenta l’origine di una nuova umanità, in grado di gestire le relazioni tra gli individui e quelle con l’ambiente all’insegna di un umanesimo integrale, fondato sul rispetto, la comprensione e la solidarietà. Il mondo non può attendere. La Pace Preventiva sta arrivando”.
Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Michelangelo Pistoletto, La colomba della pace, 2015-2023. Foto ©Daniela Pellegrini