La giovane attivista ha definito la Cop27 “solo greenwashing” e ha deciso di non partecipare: il suo impegno a favore del clima però è ancora assicurato
L’assenza di Greta Thunberg alla Cop27 aveva dato il via a grandi titoli di giornale: Greta abbandona l’attivismo, lascia il megafono, si ritira dalla lotta. Non è esattamente così: la giovane svedese, 19 anni, ha deciso semplicemente di non partecipare a questa Cop, dopo essere stata la grande protagonista di quella precedente a Glasgow. Greta ha semplicemente mangiato la foglia: “Siamo stanchi di promesse vuote, di impegni di lungo periodo e non vincolanti, siamo stanchi di blablabla“, aveva già detto l’anno scorso e quest’anno ha definito la Cop 27 “solo greenwashing”.
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Non solo: commentando il dato sulla presenza di 600 lobbysti dell’industria di gas e petrolio a Sharm El Sheikh, il 25% della Cop di Glasgow, Greta è stata lapidaria su Twitter.
”Global Witness found more than 600 people at the talks in Egypt are linked to fossil fuels.
That's more than the combined delegations from the 10 most climate-impacted countries.”"If you want to address malaria, you don't invite the mosquitoes”#COP27 https://t.co/n8XUjyXBz3
— Greta Thunberg (@GretaThunberg) November 10, 2022
“Se vuoi combattere la malaria, non inviti le zanzare”: come darle torto?
Greta quindi non si è ritirata da nessuna lotta: ha però lasciato il passo al movimento che ha creato, i Friday for Future, che vanno avanti ormai in maniera indipendente con i loro scioperi e il loro attivismo. La Thumberg non è malata di protagonismo e forse ha capito che la sovraesposizione del personaggio avrebbe fatto più male che bene alla causa: a fine ottobre era comunque presente a Londra, ad un evento pubblico legato al clima da dove ha assicurato “Siamo ancora qui e non abbiamo intenzione di andare da nessuna parte. I giovani di tutto il mondo si stanno facendo avanti, dimostrando che i nostri leader hanno incasinato la generazione sbagliata”