Dopo anni di battaglia legale, la giustizia americana respinge definitivamente le accuse di pedopornografia del ‘Nirvana Baby’.

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Il caso è chiuso. Parliamo della causa per pedopornografia intentata da Spencer Elden per essere stato ritratto nudo sulla copertina dell’album dei Nirvana ‘Nevermind’. L’immagine ha fatto il giro del mondo e ha innegabilmente contribuito a rendere iconico il disco della band grunge datato 1991. Immerso in una piscina, il bimbo era stato immortalato mentre tentava di raggiungere una banconota da un dollaro fluttuante nell’acqua, appesa a un amo da pesca.

Ad anni di distanza, Elden intendeva arrivare in tribunale chiedendo un risarcimento di 150mila dollari. Il motivo? La causa parlava di “stress emotivo estremo e permanente” oltre che di “perdita della capacità di guadagno”. La richiesta, presentata circa un decennio fa, era stata avanzata nei confronti degli ex membri del gruppo Dave Grohl e Krist Novoselic ma anche agli eredi del defunto Kurt Coabin e al fotografo che firmò lo scatto incriminato, Kirk Weddle.

Nirvana Nevermind
Foto Kikapress

L’artista, tra l’altro, aveva preso accordi con il padre di Spencer, organizzando un festa in piscina durante la quale venne realizzato il servizio (ovviamente dietro retribuzione). La battaglia legale si è, così, protratta nel tempo, fino allo scorso 3 settembre quando è stato scritto il capitolo conclusivo.

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Le ragioni del giudice

Un giudice federale degli Stati Uniti Fernando Olguin – come riferiscono i media americani, fra i quali news9live – ha definitivamente respinto la causa. Nello specifico, dando ragione a Courtney Love e a Weddle, è stato evidenziato come nel tempo trascorso Elden abbia comunque tratto profitto dall’essere il ‘Nirvana Baby’. In sostanza, l’uomo ha atteso troppo per avanzare la sua accusa: “il querelante non è riuscito a dimostrare di essere a conoscenza della violazione mentre entra minorenne né di aver subito l’offesa alla base dell’accusa in dieci anni di azione legale”.

Si legge, inoltre, nella decisione del giudice che “Poiché il querelante ha avuto l’opportunità di affrontare le carenze nella sua denuncia in merito alla prescrizione, la corte è convinta che sarebbe inutile offrire una quarta opportunità per presentare una denuncia modificata”. Archiviata nel gennaio 2022, ora la causa è stata definitivamente respinta dopo l’ennesimo ricorso. A questo punto Elder Spencer non potrà più procedere oltre.

Foto Kikapress