LP ci racconta il nuovo singolo ‘The One That You Love’, tra influenze messicane e simboli di un nuovo viaggio musicale appena iniziato.

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Si intitola The One That You Love il nuovo singolo di LP, con cui la cantautrice torna a collaborare con Mike Del Rio dopo il successo di Lost On You. Una ballad struggente caratterizzata da un sound western, perfettamente in linea con il paese che l’ha ispirata: The One That You Love è stata infatti registrata all’Hotel El Ganzo a San José del Cabo, in Messico e sono gli stessi scenari e le stesse vibes a fare da sfondo anche al video della canzone, tra terre desolate e il sole a picco.

Reduce dalla cancellazione del tour mondiale a causa del Coronavirus, LP ha comunque risposto alle difficoltà con nuova musica e con un evento in streaming, trasmesso sabato 1 agosto in diretta dagli studi The Beehive a Los Angeles.

Ciao LP, la prima cosa che mi ha colpito ascoltando The One That You Love è l’irresistibile sound del brano. Ha una sonorità da film western ma anche un beat un po’ retro. Come hai lavorato alle sonorità?
Ci siamo ispirati al Messico. Ho semplicemente suonato lì ed eravamo immersi nella musica del paese. Abbiamo ascoltato la musica dei rancheros e sai, direi che Mike Del Rio è riuscito a tirare fuori tutto questo da me. Volevamo fare qualcosa che richiamasse quei suoni. Mike sa bene come riassumere il mood delle canzoni che scriviamo, dopo che le ha prodotte. È veramente figo.

A proposito di Mike Del Rio, ormai il vostro è un sodalizio consolidato. Qual è il segreto di questa partnership?
Mike e io col tempo siamo diventati sempre più uniti, sempre più vicini. Abbiamo sempre guardato con ammirazione alle relazioni a lungo termine tra artista e produttore che conoscevamo. Proprio l’altra sera abbiamo parlato di David Bowie e Tony Visconti e di come per noi quel rapporto rappresentasse il sodalizio di una vita tra produzione e scrittura. Più conosci una persona, più ci vai d’accordo e più vengono fuori canzoni profonde e sagge. Al momento, non facciamo altro che complimentarci l’uno con l’altra.

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Hai registrato la canzone in Messico. In che modo questo paese ha avuto un’influenza sulla tua musica?
Pura ispirazione. Il Messico è sempre stato per me un profondo vortice culturale. O almeno così lo vedo. In particolare, ora forse ha raggiunto il suo picco, soprattutto nella sua incarnazione moderna della cultura. È molto nuovo, fresco e pieno di nuove idee che hanno un richiamo profondo sia al passato che al presente e al futuro. È una cosa bellissima da sperimentare.

Il video a mio parere riflette le sonorità della canzone. Il cavallo e soprattutto il tuo outfit completamente bianco hanno un significato particolare?
Penso che il punto sia mostrare che si tratta di un nuovo inizio, sai? Il bianco è sempre un simbolo di rinascita e di una nuova partenza. Credo che essere a cavallo sia di per sé speciale e diverso. È il simbolo del fatto che ci stiamo imbarcando in un nuovo viaggio.

Parliamo degli eventi live. Il 2020 è stato un anno difficile per tutti. Come hai reagito alla notizia della cancellazione del tour e alla quarantena?
Me la sono cavata bene. Di solito, gestisco le situazioni senza problemi e sono molto grata di ciò che ho. Mi sono sentita, forse, come si sono sentiti tutti. Tantissime persone hanno sofferto molto più di me, veramente molto di più, a causa della quarantena e sto solo cercando di aiutare come posso. Mi limito ad essere felice di stare bene e che le persone che amo stiano in salute. L’assenza di live credo fosse l’ultimo dei problemi per chiunque, quindi ci sono passata sopra. Non la vivo male. Quando torneremo, lo faremo nel modo migliore e sarà magnifico.

Com’è andato il 2020 Virtual World Tour?
Ad essere onesta, sono stati soprattutto i miei manager ad occuparsene. Tutto ciò che ho fatto è stato prepararmi musicalmente, anche se il lavoro non era poco. Abbiamo dovuto assicurarci di fare le cose per bene e rispettare tutte le linee guida per la sicurezza. Tutti sono stati sottoposti al test e hanno indossato mascherine. Credo però che ce l’abbiamo fatta. Ci siamo divertiti. Ecco, si è visto che ci siamo divertiti.

Il concerto è stato interattivo. Quanto è importante in questo periodo usare il web per restare connessi?
Credo sia importante solo per il fatto di dover distinguersi tra la folla. Non so. Credo che la gente capisca che tutti stanno facendo del loro meglio in questo periodo. Ci stiamo adattando a questa nuova normalità, come si suol dire. Anche se, secondo me, si tratta di una temporanea nuova normalità. Ora però funziona così, per cui non potevamo fare altrimenti. Parlo per me: non voglio lasciare i fan arenati nella sensazione di non essere più connessi con me. Voglio essere certa di poter continuare a rilasciare musica e a dare sempre l’opportunità di vedermi e di poter avere un rapporto con me, oltre che godersi la mia musica.

Pensi che la musica in qualche modo abbia aiutato le persone in questo momento?
Assolutamente. La musica è, per alcune persone, la loro stessa vita. Ne hanno bisogno ogni giorno per affrontare e superare determinate situazioni. È uno strumento psicologico molto speciale e molto profondo per tantissime persone. E ce lo hanno a disposizione in ogni cosa che fanno e in ogni momento.