Ufficializzato il regolamento per Sanremo Giovani 2020 e FIMI risponde lamentandosi delle scelte della Rai. “Ignorate le richieste”: ecco cosa sta succedendo.

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La polemica della vigilia? Inizia ad agosto, anzi pure prima. Parliamo del Festival di Sanremo, che ancora una volta accende l’estate allontanando le parti coinvolte del sistema discografico. O meglio, non coinvolte. Attraverso un secco comunicato stampa, infatti, FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana risponde alla Rai esprimendo tutto il suo malcontento.

Così, dopo la richiesta di discutere per modificare la composizione della giuria della stampa – trovate qui l’articolo – le major tornano a lamentare il comportamento dell’azienda pubblica che ha ufficializzato il nuovo regolamento relativo alla gara dei giovani.

Enzo Mazza, presidente FIMI, denuncia come sia stata completamente elusa la richiesta avanzata delle etichette in merito ai diritti delle esibizioni. “Ancora una volta – ha affermato Mazza via Adnkronos – Rai manda il regolamento del festival dopo aver ignorato le richieste di definire preventivamente la questione dei diritti e delle utilizzazioni dei contenuti al festival.”

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“Siamo al primo di agosto e già le promesse dell’ad Salini di risolvere le criticità sono svanite nel nulla. Come avvio dell’edizione 2021 non c’è che dire, si comincia malissimo”. Queste le parole con cui conclude Mazza, che secondo quanto risulta a ilfattoquotidiano.it aveva incontrato Amadeus e la dirigenza Rai insieme alle Associazioni di settore PMI e AFI. Fumata nera, almeno per ora.

Foto Kikapress

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