Ospite di Un Giorno da Pecora, Amadeus riflette sulla possibilità di mandare nuovamente in onda Sanremo, definendolo un programma ‘non replicabile’.

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Sanremo non è un programma replicabile, o almeno così sostiene Amadeus.

A Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, Amadeus – conduttore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo e di tanti programmi di successo – ha conversato con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro di come sta vivendo questo periodo di isolamento forzato a causa del Coronavirus.

«A casa non faccio molto, devo dire la verità, sono pigro. – ha confessato Amadeus – Guardo la tv, scrivo un po’ di cose, rigorosamente su carta».

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«Mia moglie – ha continuato poi il conduttore – aiuta nostro figlio a fare i compiti e io la aiuto per casa. Apparecchio e lavo i piatti, una cosa che mi rilassa molto. Ho anche un metodo tutto mio che mia moglie non approva: parto dalle posate, poi i bicchieri, i piatti e per ultime le pentole. A lavare sono bravissimo».

Amadeus ha commentato anche la proposta di trasmettere nuovamente la 70esima edizione del Festival di Sanremo, definendolo tuttavia un format non replicabile.

«Non lo so – ha replicato – rivedere dei programmi in onda del passato è molto bello. Anche se penso che Sanremo sia un programma non replicabile. Abbiamo visto che non è mai stato replicato perché ha una sua unicità che vive in quella settimana e in quel preciso momento».

E sulla possibilità di un Sanremo futuro con Jovanotti e Fiorello ha chiosato: «Devo dire che è stata una battuta di Fiorello. Io ho detto che faccio Sanremo se lo fanno Fiorello e Jovanotti, perché no?».