Nei giorni che precedono il Festival 2020 si alza anche la voce di Valentina Gautier, che a Sanremo porta la sua battaglia contro la violenza di genere.

Tra le voci che infiammano le giornate pre-sanremesi, si alza anche quella della cantautrice Valentina Gautier, che nella città del Festival 2020 porterà alto il messaggio del singolo Corri che corre il tempo. La traccia, in classifica da qualche settimana, è di ispirazione autobiografica e mette al centro il coraggio di ribellarsi alle violenze subite.

Impegnata contro la violenza di genere da molto tempo, la Gautier ha così affidato ai propri social tutto il dissenso nei confronti del festival. Una rassegna che penalizzerebbe la presenza femminile, sia tra gli artisti in gara sia nella scelta degli ospiti.

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“Ci vado a Sanremo e in classifica da oltre due mesi. Ci vado da vincente nella città di un Festival che non mi ha voluta e vado nel luogo che più mi rappresenta”,  scrive Valentina Gautier, fra le commentatrici delle serate nel salotto del giornalista.

Ma possibile che in 70 anni la direzione artistica del Festival non è mai stata affidata a una donna, davvero nessuna all’altezza?

E continua: “Ci vado per ringraziare tutte le radio e tv, gli editori che mi hanno sostenuta; ci vado come ogni anno con gli artisti dell’associazione di cui sono presidente per invadere di musica le strade di Sanremo. Ci vado per sostenere in tutti i miei appuntamenti la lotta contro la violenza sulle donne che conosco bene, ci vado perché è un pezzo della mia cultura e ci voglio essere.”

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Per poi concludere: “Sono felice dei risultati ottenuti, felice del riscontro di pubblico e media. Sono orgogliosa di me, del team che ho saputo crearmi e che ringrazio, non ho avuto paura di rischiare, non ho aspettato che qualcuno mi mettesse la corona. La corona me la sono messa da sola.”

Foto da Ufficio Stampa Frigerio Press