Loredana Bertè chiede ai giornalisti di non candidare al ‘Premio della critica Mia Martini’ artisti che promuovono la violenza (vedi alla voce Junior Cally).

Arriva a mezzo social l’appello di Loredana Bertè alla stampa, che alla viglia del Festival di Sanremo 2020 si rivolge direttamente ai giornalisti. È a loro, infatti, che scrive dal proprio profilo Facebook invitando a non premiare nessun artista che nella musica promuova la violenza.

L’artista fa riferimento, in particolare, al Premio della critica intitolato alla sorella Mia Martini, che viene consegnato ogni anno su voto della sala stampa. E le ragioni di questa richiesta da parte della Bertè sono evidentemente da ricondurre alla presenza, fra i Campioni, di Junior Cally.

A sollevare la discussione, in questi giorni è stata la sua canzone di repertorio Strega, brano al centro delle polemiche perché istigherebbe al femminicidio intriso com’è di violenza e misoginia. Su questo presupposto, quindi, la mobilitazione di chi non vuole che Junior Cally salga sul palco di Sanremo.

https://www.facebook.com/loredanabertepaginaufficiale/posts/10162833227065440

Detto questo, ecco le parole di Loredana Bertè, che senza fare esplicitamente il nome del rapper, rivolge un appello doveroso per un riconoscimento che porta il nome di Mimì. “Chiedo ai giornalisti della Sala Stampa dell’Ariston di escludere, a priori, una possibile candidatura al ‘Premio della critica Mia Martini’ di qualsiasi artista che promuova attraverso i suoi testi violenza fisica o verbale verso le donne o misoginia in generale.

Mia sorella è stata per anni vittima di bullismo “verbale” e non credo che avrebbe mai voluto che il suo nome venisse associato a certi “soggetti” che andrebbero SQUALIFICATI (come avvenuto di recente e giustamente in un’altra trasmissione di successo) per istigazione alla violenza sulle donne e per il pessimo messaggio che arriva ai giovanissimi. Grazie 💙”

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