Costretto a rimandare nuovamente le date del suo tour nei palazzetti, Mahmood ha affidato ai social il suo pensiero sulla situazione dei live in Italia.

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Sembra di tornare indietro nel tempo, a quando – con l’inizio della pandemia – promoter e uffici stampa mandarono a pioggia comunicati sullo slittamento di tutti gli appuntamenti live. Ora, agli artisti che stanno facendo slittare i loro concerti, si aggiunge anche Mahmood, costretto a rimandare nuovamente i suoi show nelle arene indoor.

Le norme in vigore e l’incertezza che aleggia sul comparto dello spettacolo italiano ricadono, ancora una volta, sulla musica. E ad accompagnare l’annuncio delle date di recupero nella primavera 2022, Mahmood ha voluto affidare ai social un lungo post di sfogo. “A quasi due anni dall’inizio della pandemia, il nostro settore si trova ancora allo stesso punto”, esordisce l’artista.

“Siamo fermi (tolte poche, troppo poche, situazioni a capienze ridotte che non permettono ovviamente di sostenere eventi vicini alla vecchia normalità)”, continua Mahmood. “Oggi mi ritrovo a spostare le date del tour per la terza volta; e come me moltissimi mie colleghi e colleghe saranno obbligati a farlo”.

“Ciò che differenzia questi spostamento dai precedenti è che oggi abbiamo a disposizione degli strumenti che permetterebbero di potere fare i concerti in sicurezza”, spiega ancora riferendosi al green pass. “Guardo fuori dall’Italia e vedo che si può fare, evidentemente quando ci sono la volontà e l’attenzione verso un settore, le soluzioni si trovano”.

“Provo un forte sentimento di abbandono da parte delle istituzioni”, dichiara nero su bianco Mahmood.

Quindi, la riflessione sul ruolo della politica: “molto spesso, viene chiesto agli artisti di esporsi per la tutela di diritti delle persone, per sensibilizzare il nostro pubblico verso temi che si dibattono a livello politico. Ora invece, ci sentiamo soli, non considerati da uno Stato la cui maggior parte dei rappresentanti pensa solo a litigare sui social e a creare continuamente fazioni avverse tra le persone”.

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“Adesso è arrivato il momento di ascoltarci. È davvero giunto il turno dei nostri diritti”, è l’appello conclusivo. “Abbiamo il diritto di tornare a fare il nostro mestiere e chi ci segue ha il diritto di tornare a riempire la propria vita di arte, cultura e intrattenimento. Abbiamo il diritto di essere ascoltati”.

Di seguito il calendario con le nuove date (i biglietti acquistati restano validi per le nuove date corrispondenti, info qui):

  • 23 aprile 2022 – Bataclan, Parigi (recupero del 17/12/2021)
  • 25 aprile 2022 – De Roma, Anversa (recupero del 18/12/2021)
  • 26 aprile 2022 – Melkweg, Amsterdam (recupero del 15/12/2021)
  • 28 aprile 2022 – Les Docks, Losanna (recupero del 7/12/2021)
  • 30 aprile 2022 – Komplex 457, Zurigo (recupero del 6/12/2021)
  • 2 maggio 2022 – O2 Shepherd’s Bush Empire, Londra (recupero del 12/12/2021)
  • 4 maggio 2022 – Sala But, Madrid (recupero del 10/12/2021)
  • 11 maggio 2022 – Tuscany Hall, Firenze (recupero del 16/11/2021)
  • 13 maggio 2022 – Concordia, Venaria (TO) (recupero del 20/11/2021)
  • 14 maggio 2022 – Vox Club, Nonantola (MO) (recupero del 19/11/2021)
  • 17 e 18 maggio 2022 – Alcatraz, Milano (recupero del 23 e 24/11/2021)
  • 21 maggio 2022 – Atlantico Live, Roma (recupero del 13/11/2021)
  • 22 maggio 2022 – Casa della Musica, Napoli (recupero del 12/11/2021)
  • 27 maggio 2022 – Palladium, Varsavia (recupero del 2/12/2021)

Cover album da Ufficio Stampa Wordsforyou