I BTS a supporto del movimento Stop Asian Hate: «L’odio ci ha fatto sentire impotenti»

Lo Stop Asian Hate Movement ha ricevuto l’indiscusso supporto dei BTS, che su Twitter – in una lunga lettera condivisa con i fan – si sono esposti contro i crimini derivati dall’odio nei confronti delle persone asiatiche.

«Mandiamo le nostre più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari. – si legge nella nota condivisa sui social – Siamo addolorati e arrabbiati. Ci vengono in mente momenti in cui abbiamo dovuto affrontare la discriminazione in quanto asiatici».

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«Abbiamo sopportato insulti immotivati e siamo stati presi in giro per come apparivano. Ci è stato persino chiesto come mai persone asiatiche parlassero inglese. Non sappiamo esprimere a parole il dolore provato nell’essere oggetto di odio e violenze per ragioni simili. Le nostre esperienze però non hanno conseguenze se paragonate agli eventi accaduti nelle scorse settimane».

I BTS e lo Stop Asian Hate Movement: gli eventi di Atlanta

I BTS si riferiscono in particolar modo agli eventi del 16 marzo, durante i quali otto persone hanno perso la vita in alcune sparatorie avvenute ad Atlanta, negli USA. Dal 2020 e con la pandemia, i crimini derivati dal razzismo nei confronti degli asiatici sono aumentati del 150%, secondo un rapporto del Center for the Study of Hate and Extremism.

«Queste esperienze però – continua la nota dei BTS a favore dello Stop Asian Hate Movement – sono state abbastanza forti da farci sentire impotenti e da minare la nostra autostima. Ciò che sta accadendo ora non può essere dissociato dalla nostra identità di asiatici. Ci siamo presi del tempo considerevole per discuterne con attenzione e abbiamo pensato profondamente a che voce dare al nostro messaggio».

«Ma ciò che la nostra voce deve trasmettere è chiaro. Noi siamo contro la discriminazione razziale. Condanniamo la violenza. Voi, io e tutti noi abbiamo il diritto si essere rispettati. Dobbiamo restare uniti».