Lo scorso 25 novembre era uscito Waiting Moon, brano e relativo video frutto dell’inedita e sorprendente collaborazione tra Alessandra Celletti e Dario Zaid. Le sonorità classiche e minimali dell’artista romana si fondevano perfettamente con quelle urban ed elettroniche elaborate dal musicista e videomaker di origine eritrea. Partendo dal brano per quartetto d’archi Crescent Moon, composto dalla Celletti, Dario Zaid ha realizzato un remix e un videoclip dalle atmosfere drammatiche, ma al tempo stesso luminose.

Un video enigmatico e misterioso in cui la Celletti appare senza volto come una luna che si nasconde dietro le nuvole. Il tutto assaporando le intense sensazioni suscitate dall’ascolto del brano e dalle immagini che, in maniera originale, lo interpretano. Dopo questa prima e riuscitissima collaborazione, come era auspicabile, l’incontro artistico tra il videomaker Dario Zaid e Alessandra Celletti si rinnova e prende nuove forme in Trittico, un progetto visionario di musica e immagini nel quale Zaid dipinge con la sua videocamera tre performance pianistiche di Alessandra Celletti alla luce di tre colori fondamentali: il rosso, il blu e il giallo.

Alessandra Celletti e Trittico

Passion, primo video del Trittico, è in uscita il 27 gennaio 2023 sul canale youtube di AlessandraCelletti. Attraverso il colore rosso la performance evoca sensualità e passionalità in un mood del tutto personale e Zaid, grazie anche ad un montaggio ricco di colpi di scena, trasporta lo spettatore da un mondo classico ad uno onirico e incantato. Il brano, composto dalla stessa Celletti e qui registrato in presa diretta, fa parte del repertorio pianistico che l’artista romana spesso esegue nei concerti dal vivo ed è contenuto nell’album Chi mi darà le ali.

Pianista di fama internazionale, Alessandra Celletti ha all’attivo una carriera concertistica in Italia, Europa, Africa, India e Stati Uniti, oltre 20 produzioni discografiche prodotte da etichette inglesi e americane e milioni di ascolti su Spotify. Diplomata al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma parte da una formazione classica ma l’attitudine a sperimentare fa sì che le sue esperienze si moltiplicano con deviazioni interessanti anche nel campo del rock, dell’avanguardia e dell’elettronica. Tantissime le collaborazioni con artisti italiani (da Gianni Maroccolo a Claudio Rocchi, ai Marlene Kuntz, a Franco Battiato) e internazionali (tra cui Hans Joachim Roedelius, pioniere dell’elettronica tedesca con Brian Eno e i Cluster).