Warner Music Italia porta il Natale in metro e offre agli artisti che si esibiscono per Sound Underground di ottenere un contratto.

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Warner Music Italia celebra il Natale con un allestimento esclusivo dedicato agli artisti che con la loro musica hanno reso ancora più speciali queste feste. La campagna sarà allestita in tutta la fermata metro ATM P.ta Garibaldi a Milano, realizzata in collaborazione con le Brand Solutions di IGPDecaux .

A partire da lunedì 19 dicembre anche la musica sarà protagonista in metropolitana. Per la prima volta i brani di Natale più famosi saranno diffusi in tutta la stazione per creare un’atmosfera magica. Qui la playlist. Ma non solo: sempre dal 19 dicembre fino all’1 gennaio Warner offre un’opportunità in più a tutti gli artisti che avranno la possibilità di esibirsi sul palco di Sound Underground, il progetto musicale di Atm in collaborazione con Open Stage alla stazione metro di Garibaldi.

Basta prenotare lo slot tramite l’app scaricabile da questo sito e candidarsi nelle date e orari resi disponibili dal sistema. Warner Music Italia sceglierà uno o più artisti, tra quelli che si esibiranno, e darà loro la possibilità di firmare un contratto di distribuzione. Alcuni delle loro canzoni saranno, inoltre, inserite in una speciale playlist Spotify curata dall’etichetta.

Open Stage è un progetto che sta rivoluzionando l’intrattenimento urbano. Un sistema di palchi aperti per artisti emergenti installati in luoghi pubblici come metropolitane, piazze e parchi che si prenotano con un’App. Lo stage-sharing diventa un modo per rendere i giovani davvero protagonisti, permettergli di misurarsi con la musica dal vivo e rigenerare i centri e le periferie delle città con la cultura.

Con tre installazioni realizzate in collaborazione con ATM nella metropolitana di Milano (M2 P.ta Garibaldi, M1 Loreto, M5 Bicocca), Open Stage ha realizzato negli ultimi sei mesi oltre 1500 concerti, coinvolgendo oltre 1000 artisti e diventando così la realtà europea che in assoluto organizza più concerti in un anno grazie alla tecnologia e all’innovazione di un progetto culturale che nasce dal basso.

Foto: Shutterstock