Valerio Lundini e i Vazzanikki si esibiscono sul palco del Primo Maggio a Roma con il brano ‘La guerra è brutta’.

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Imperversa sui social la provocatoria canzone di Valerio Lundini al Primo Maggio. Il comico e conduttore tv, accompagnato dai VazzaNikki, si esibisce sul palco del Concertone a Roma con il brano La guerra è brutta per condannare alla sua maniera il conflitto in Ucraina. E, al contempo, prendersi gioco della retorica intorno alla guerra.

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«Purtroppo è un periodo storico così cosi. – dice Lundini – E infatti noi abbiamo scritto una canzone sulla guerra, ovviamente contro. Ed è nata perché abbiamo scoperto che l’unica arma contro la guerra, l’abbiamo detto più volte oggi, è la musica! Evviva!».

A sorpresa, l’esibizione viene interrotta da una finta chiamata di Putin che, grazie al brano appena ascoltato, decide di dichiarare chiuso il conflitto in Ucraina. Tutto questo grazie, solo ed esclusivamente, alla forza della musica.

Il testo del brano di Valerio Lundini al Primo Maggio

C’è la guerra fredda, la guerra santa, la guerra tra i mondi, la guerra lampo.
Anche mio nonno è stato in guerra pero’ è morto d’altro.

Muoiono i bambini, muoiono gli anziani, bombardano le donne dagli aeroplani.
Ma davvero ancora fate la guerra?
Per me
siete proprio strani

E non servono i bunker visto che l’unica (l’unicaa) forma di salvezza è sempre e soltanto musica
e non servono le armi o la politica (politicaa)
perché più di qualsiasi proiettile, è potente la nostra sagace retorica

Perché solo la musica ci può salvare
Dall’atroce morte in un conflitto mondiale
Con QUESTE parole e con QUESTA poesia Noi fermeremo l’artiglieria

(e non fate la guerra ma l’amore!)
Si però consensuale, che sennò poi è quasi uguale.

(E dai, mettete i fiori nei cannoni) non è vero che la guerra è bella nonostante l’abbia detto De Gregori

perché solo la musica ci può salvare
Dall’atroce morte in un conflitto mondiale Con QUESTE parole e con QUESTA poesia Noi fermeremo l’artiglieria
Perché solo la musica ci può salv…

(viene abbassato il volume della musica e dopo 5 secondi parte la chiamata dall’estero in filodiffusione)

– Buona sera, scusate se chiamo interrompendo questo vostro concerto musicale. Sto telefonando dalla federazione russa della quale io sono a capo da diversi anni. La cosa che sto per annunciare è, in qualche modo, una buona notizia.
Lundini: Mi scusi, non ho capito, lei… Lei chi è? Come ha fatto a telefonare qui durante la diretta del 1 maggio?
– Credo di averlo detto. Sono il presidente dello Stato russo. Suppongo che questa vostra canzone fosse in qualche modo indirizzata anche a me.
Lundini: Non ho capito, lei è il presidente della Russia?
– Si.
Lundini: Beh presidente. Se posso permettermi… tiratina di orecchie per quanto ha fatto in questi mesi dal punto di vista bellico.
– Lo so, lo so. Ho fatto delle cose sciocche. Confesso che stavo per schiacciare l’ennesimo pulsante, ma poi ho sentito le vostre frasi, la vostra canzone e i vostri concetti originalissimi. Ho deciso di smettere con la guerra grazie a voi.
Lundini: Cioè, aspetti… lei ha deciso di smettere di fare la guerra perché ha sentito sta canzoncina?
– Si, tutti i concetti profondi che avete enucleato nel vostro brano mi hanno fatto cambiare idea. Spero che altri capi di stato ascoltino questo vostro brano e, come me, decidano di smettere con la guerra.
Lundini:
Guardi, le dico la verità… neanche noi ci credevamo tanto che questa roba funzionasse.
– E invece ha funzionato eccome. Mi è piaciuto molto sentirvi. Sono stato un fesso. Da oggi basta guerra per me! È una cosa troppo sciocca!
Lundini: Bellissimo! È una notizia proprio carina! Allora noi che facciamo? Continuiamo?
– Se vi va, continuate. Ma tanto ormai io ho cambiato idea quindi semmai fatelo solo per una questione musicale.

(Tutti i VazzaNikki esultano e riprendono con i due ritornelli finali)
Ce l’abbiamo fatta, ci si può salvare
dall’atroce morte in un conflitto mondiale
con queste parole e con questa poesia abbiamo fermato l’artiglieria.

Perché solo la musica ci può salvare
dallo scoppio enorme di una bomba nucleare con queste parole, con questa poesia
Con le citazioni postate su facebook
Coi meme sagaci e le standing ovation
Lo sdrammatizzare di chi come noi
Alla fine la guerra
Non l’ha vissuta mai.

(perché solo la musica ci può salvare perché solo la musica ci può salvare perché solo la musica ci può salvare).

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