Drake ha chiesto di ritirare il suo nome dalle nomination ai Grammy 2022. L’artista era candidato per due premi (entrambi Rap).

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I Grammy tornano a far discutere, dopo che Drake ha ufficialmente ritirato il suo nome dalla competizione. L’artista aveva ottenuto due nomination alla 64esima edizione dei premi della musica, annunciati due settimane fa. La canzone Way 2 Sexy featuring Future e Young Thug era nominata come Best Rap Performance, mentre Certified Lover Boy era nominato come Best Rap Album. Va sottolineato che Drake non ha ottenuto nessuna nomination nelle top categorie, tra cui Best Album, Record o Song of the Year.

Alla richiesta di Drake di ritirare il suo nome dalle nomination nelle due categorie rap, la Recording Academy ha semplicemente acconsentito. E infatti sul sito ufficiale le nomination sono state aggiornate e il nome di Drake non appare più.

Drake e i Grammy: i precedenti

Non si sanno i motivi che hanno spinto Drake a questa decisione. Certo è che il rapper anche in passato ha criticato i Grammy. Nel 2017 – pur essendo uno degli artisti più nominati dell’anno – non si era presentato alla cerimonia. Nel 2019, dopo aver vinto il Grammy per la migliore canzone rap (God’s Plan), durante il discorso aveva sottolineato che non fosse necessario un Grammy per dare validità alla propria carriera.

Lo scorso anno Drake aveva invece manifestato la sua solidarietà a The Weeknd, dopo la protesta ufficiale dell’artista. «Penso che dobbiamo smetterla di restare scioccati ogni anno – aveva dichiarato in una Instagram Story – per la mancanza di connessione tra musica d’impatto e questi premi. Dobbiamo semplicemente accettare che ciò che un tempo era la più grande forma di riconoscimento non ha più importanza per gli artisti di oggi e per quelli che verranno».

«È come un parente che ti aspetti migliori, ma che non cambierà mai. L’altro giorno ho detto che The Weeknd si era assicurato il miglior album o la miglior canzone dell’anno. Ho fatto tante previsioni ragionevoli, ma non va mai così. Questo è un ottimo momento per iniziare qualcosa di nuovo, che possa crescere nel tempo e restare alle generazioni future».