Nuova musica per Robin Thicke, che racconta però di come il successo dopo ‘Blurred Lines’ abbia sconvolto la sua vita.

Il 12 febbraio uscirà On Earth, and in Heaven, il nuovo album di Robin Thicke. L’artista ha rilasciato una lunga intervista a Zane Lowe (visibile su Apple Music), in cui ha parlato della sua carriera soffermandosi sul periodo estremamente difficile affrontato dopo l’uscita (e il successo) di Blurred Lines nel 2013.

«Nessuno credeva in me tranne me – dice Thicke ricordando i suoi esordi – poi l’era di Blurred Lines mi ha dato un primo assaggio di quel tipo di fama».

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«Ho iniziato ad inseguirla e ad averne sempre più bisogno. Pensavo fosse ciò che mi avrebbe reso felice. – dice Robin Thicke – Alla fine, ovviamente, non era così. Ho perso me stesso inseguendo qualcosa che non ho mai avuto e di cui non ho mai avuto bisogno. Quando l’ho avuta però, pensavo fosse necessaria».

A cambiare la mentalità dell’artista, è stata la sua famiglia e la morte del padre, Alan Thicke. «Non ero felice – precisa l’artista – Avevo cattive abitudini, avevo perso me stesso. Peggio ancora, avevo perso la musica. Avevo perso la fiducia e la sicurezza nella mia stessa musica». Tra le cattive abitudini, Robin Thicke elenca «le feste», perché «ogni sera era un’esibizione, una cena e un party. Ti ci abitui. Finisci per avere problemi matrimoniali e così via. La fama per me è arrivata nel momento sbagliato e ha sconvolto tutto».

In un’intervista a People, Robin Thicke ha aggiunto che, nell’era di Blurred Lines, stava comunque molto male e faceva uso di antidolorifici e di alcol.

«Fai fatica a capire di non avere il controllo. Sono felice di aver chiuso quel capitolo».

Il rapporto con Blurred Lines, nonostante ciò, resta sereno. «Credo sia una delle mie canzoni che la gente ama di più. – precisa – Probabilmente è l’unica mia canzone che i non fan conoscono. Se mi vedessero sul palco direbbero Ma chi è questo? e poi grazie a Blurred Lines aggiungerebbero Ah conosco questa canzone».